Prestiti personali per casalinghe senza reddito

Sapevi che è possibile ottenere prestiti personali per casalinghe senza reddito? Ovviamente, l’entità del prestito stesso, così come la burocrazia, non è la stessa per chi, invece, ha un contratto di lavoro stabile, a tempo indeterminato.

In alcuni casi specifichi, come viene spesso evidenziato da portali specialistici come prestitiperte.com, c’è l’opportunità di fare calcolo e rinnovo della cessione del quinto.

Nei prossimi paragrafi approfondiremo tutto ciò che è inerente alla tematica. Partendo proprio dall’ottenimento del prestito per le casalinghe che non lavorano.

Prestiti per casalinghe senza lavoro, è possibile ottenerlo?

I prestiti per le casalinghe senza reddito possono essere ottenuti a certe condizioni

Non tutti lo sanno, in particolare chi non ha molta dimestichezza con il mondo creditizio, ma complice anche i numerosi siti di prestiti online che impazzano sul web, anche le casalinghe senza reddito possono accedere a un finanziamento. Con alcuni limiti. Eccoli:

  • Il primo è sicuramente il fatto che il TAN e il TAEG sono più alti rispetto ai classici finanziamenti e questo può presentare delle difficoltà in tal senso.
  • Il secondo è la cifra da poter chiedere che, di solito, non può superare i 5mila euro, proprio in virtù del fatto che non si percepisce alcun reddito.
  • Il terzo e ultimo limite è il fatto di avere necessariamente bisogno di un garante, per tutelare l’ente creditizio da possibili insolvenze.

Ottenere un prestito per casalinghe senza reddito

Ecco come ottenere un prestito personale per le casalinghe senza reddito

Per ottenere prestiti personali, le casalinghe senza reddito devono presentare dei documenti molto specifici e avere la pazienza di attendere circa una decina di giorni, affinché la burocrazia faccia il suo corso. Eccoli:

  • Il primo documento, scontato, ma comunque indispensabile, è avere un documento di identità valido. Non per forza digitale, ma va bene anche cartaceo.
  • Se si lavora part time, o, comunque, con un contratto cosiddetto ‘atipico’ farlo presente. In questo modo, è più facile ottenere il prestito.
  • Dimostrare di avere un garante affidabile e che non sia un cattivo pagatore.
  • Avere aperto un conto corrente presso una qualsiasi banca, possibilmente con un’entra mensile più o meno fissa.
  • Qualora hai un immobile che hai fittato, presentare il contratto di locazione o, se hai ‘solo’ una casa, quella in cui vivi, portare i documenti che attestino che sia di tua proprietà.

Più garanzie dai, e più puoi ‘allungare’ le rate anche di un paio di anni. Così come può variare anche l’entità del prestito stesso. A seconda, appunto, dei documenti che presenti.

Le casalinghe in Italia

Cifre e dati di uno dei ‘mestieri’ più antichi del mondo

Se pensi che oggi la casalinga sia un mestiere di nicchia, stai sbagliando. Anche se c’è da dire che sono in diminuzione Secondo uno studio dell’Istat, infatti, nel 2016 sono ben 7milioni e 338mila coloro che svolgono questo lavoro, anche se sono circa 518mila in meno rispetto al 2006.

L’età è avanzata poiché poco meno della metà, circa 3 milioni sono il 40,9% mentre le casalinghe under 34 sono l’8,5%. In generale, ci sono più casalinghe nel centro-sud Italia.

Un dato allarmante, però, sempre prendendo come fonte l’Istat è che 700mila casalinghe, pari al 9,3% sono in una condizione di povertà e, quindi, un prestito potrebbe essere davvero una boccata d’ossigeno.

A proposito di prestiti, nel prossimo e ultimo paragrafo vedremo quali sono i migliori per le casalinghe senza reddito.

Quali sono i migliori prestiti per casalinghe senza reddito?

Ecco alcuni dei migliori prestiti per casalinghe senza reddito

I migliori prestiti personali per casalinghe senza reddito sono sicuramente quelli che, a fronte della richiesta di un importo basso, offrono la possibilità di caricare i soldi attraverso una carta di credito, chiamata ‘carta revolving’, anche se spesso i tassi possono essere più alti.

Tra i migliori, non possono mancare quelli che consentono di personalizzare la durata della rata anche oltre un anno e con importi che possono anche di poche centinaia di euro.

O, infine, se non si è riusciti a trovare un garante, puoi sempre optare per i prestiti personali con pegno. In pratica, la garanzia è quell’oggetto di valore che metti a disposizione, qualora tu non dovessi riuscire a saldare tutte le rate.


Tasse e partita iva: come evitare i controlli periodici del Fisco

Aprire una partita Iva è il primo passo fondamentale quando si vuole avviare un’attività commerciale in Italia. Tuttavia, a spaventare gli aspiranti imprenditori è spesso il Fisco. Fermo restando che ogni attività deve essere svolta rispettando le norme vigenti nel proprio paese, è anche vero che essere tassati e ‘tartassati’ non è una prospettiva molto allettante. Esistono però delle buone prassi, che se applicate, possono evitare i controlli periodici del Fisco per quanto riguarda il rapporto tra tasse e partita Iva.

Prima regola per evitare i controlli: attenzione ai versamenti e ai prelievi

Dato che le partite Iva italiane sono le più controllate, è bene in sostanza non far accendere quella lampadina rossa che agli occhi dell’Agenzia delle Entrate suona come operazione sospetta. La prima lampadina si accende ad esempio quando si fa un versamento non tracciabile o al di sopra delle proprie entrate. È vero che in Italia ci sono centinaia di migliaia di imprenditori con partita Iva, ma è anche vero che i software gestionali a disposizione sono in grado di tracciare versamenti sospetti. In questi caso quindi è sempre bene:

  • non versare sul conto contanti che non possono essere tracciati, anche se la provenienza è del tutto lecita. A distanza di mesi o anni si potrebbe infatti avere difficoltà a ricordare da dove venissero dei contanti, mentre con una ricevuta o un bonifico questo problema non ci sarebbe;
  • effettuare bonifici quanto più completi possibile, con soprattutto la causale che potrà essere usata in sede di contenzioso per dimostrare la provenienza del denaro;
  • non effettuare prelievi di contanti che eccedano i 5.000,00 euro al mese o i 1.000,00 euro al giorno. Anche in questo caso infatti si potrebbe essere contattati per giustificare poi la destinazione di quei soldi.

Seconda regola per evitare i controlli: niente spese eccessive

Va da sè che spendere più di quanto si guadagni non è una buona idea per evitare i controlli. In questo caso infatti la lampadina che si accende è quasi garantita. Prendendo a riferimento il tanto famigerato redditometro infatti, la Cassazione stabilisce che l’Agenzia delle Entrate è autorizzata ad effettuare accertamenti in caso di acquisti che eccedono le proprie risorse.
Auto d’epoca che vanno mantenute, case che costano sia per la ristrutturazione che per il costo del giardiniere e dei domestici, troppi viaggi ma anche addirittura troppi pranzi fuori casa, possono far insospettire se poi in dichiarazione dei redditi si dichiarano appunto poche entrate. In questi casi può essere utile la cosiddetta ‘donazione indiretta’. Di cosa si tratta? Di farsi donare i soldi necessari (ad esempio per pagarsi il viaggio di nozze o una macchina nuova) da un amico o da un parente, facendo transitare i soldi da un conto corrente all’altro (con tanto di causale), in modo da dimostrare di aver effettuato un acquisto al di sopra delle proprie possibilità ma con i soldi donati da un’altra persona.

In caso di controllo ci sono entrate che rendono nullo l’accertamento

Se nonostante tutte le accortezze messe in atte arriva un controllo, non c’è motivo di farsi prendere dal panico. Innanzitutto se si è in buona fede non si avrà nulla da temere, e in secondo luogo se si sono conservate tutte le ricevute del caso, si potrà ricostruire la storia della contestazione replicando in maniera puntigliosa al Fisco. Questo può evitare l’accertamento vero e proprio, e si tratta di una sorta di confronto preventivo che è di diritto del contribuente.
Ci sono però delle spese che rendono nullo l’accertamento, a patto sempre di poterne dimostrare la provenienza. Quindi, in caso di contestazione, è bene dimostrare che una delle entrate contestate appartengano a:

  • vincite al gioco, che sono state già tassate alla fonte e che quindi non possono essere ritassate;
  • qualunque tipo di reddito esente:
  • eventuali eredità;
  • un indennizzo che provenga ad esempio da una causa contro il datore di lavoro;
  • un risarcimento del danno come ad esempio quello che si ottiene dall’assicurazione dopo un incidente.

Mobili da soggiorno: meglio moderni o classici?

Arredamento del soggiorno; come arredare in modo elegante e piacevole il soggiorno, sia scegliendo mobilia classica sia orientandosi verso quella più moderna.

Stili di arredamento

Quando si pensa a decorare e strutturare la casa ci si trova di fronte a molteplici scelte sia di suppellettili che di colori, di tessuti, di illuminazione e così via, e spesso quello che è un vero e proprio piacere si trasforma in un problema, oltretutto rischiando di commettere errori e di ritrovarsi con un risultato finale non desiderato. Esistono molti stili per arredare la casa e il proprio soggiorno, che si possono sintetizzare così:

  • Rustico
  • Vintage
  • Classico
  • Minimal
  • Moderno
  • Shabby chic…

Ma sono solo alcuni termini, giusto per avere una prima idea su come orientarsi, anche perché una delle tendenze più apprezzate è proprio il mixage di diversi stili. Libertà totale quindi, sia che si scelgano soggiorni moderni oppure classici o completamente personalizzati.

Coerenza

Stiamo per andare ad arredare il soggiorno, la stanza che sarà abitata in vari momenti della giornata e sarà anche luogo di incontro con gli ospiti; è un po’ l’anima del padrone di casa, diciamocelo, e attraverso lo stile scelto racconta la sua personalità e quella della famiglia; ma vi sono alcune regole basilari da rispettare, per trasmettere quel senso di accoglienza proprio di questa stanza: difficile orientarsi verso soggiorni ultra moderni se il resto dell’abitazione è stata arredata in stile vintage o classico, in pratica tutti gli ambienti devono essere collegati da una continuità estetica, nei colori delle pareti e ovviamente nella tipologia di mobili che si scelgono.

Classico o moderno?

Se si opta per una linea moderna, sì ad oggetti design, poltrone dai colori vividi ma mai eccessivamente grandi, e attenzione anche alle pareti attrezzate troppo ingombranti, dove si rischia di concentrare tutta l’attrezzatura tecnologica (televisore, decoder, console game eccetera) in un angolo, dando l’impressione che ci si trovi in un bazar piuttosto che in un’area relax. Attenzione anche all’illuminazine e alla scelta dei colori delle pareti: l’arredamento moderno rischia di far diventare il soggiorno come una sala d’attesa del dentista; sì quindi ad angoli colorati, illuminazione proveniente da varie fonti e non solamente dal soffitto, e sì alla personalizzazione con quadri e oggetti che siano rappresentativi dei gusti personali, e che si possono discostare anche dallo stile moderno; il quadro antico ad esempio di un avo o l’oggetto proveniente da un viaggio effettuato in un paese lontano si mixeranno benissimo allo stile moderno, dando quel tocco personale che distingue la propria casa da quelle immagini fredde e impersonali delle riviste.

Se la casa è arredata in stile classico è naturale rimanere in coerenza, come detto poco sopra, anche se tra classico e classico vi sono molteplici sotto-categorie diversissime tra loro; ad un classico stile Luigi XVI ad esempio, il contrasto con elementi moderni risulterà molto piacevole, se invece gli ambienti contengono mobilia e linee anni ’50 si potrà optare per un moderno dalle linee semplici e che non appesantiscano ulteriormente. Vista la tecnologia che ormai appartiene al quotidiano, è praticamente impossibile non inserirla in soggiorno e ciò può contrastare con lo stile generale di tutta la casa; fortunatamente, le linee generalmente semplici e dai colori neutri dei soggiorni moderni consentono di mescolarsi a forme più complesse senza risultare invadenti, riuscendo a coniugare la comodità alla piacevolezza di un ambiente la cui funzionalità principale è il relax e l’accoglienza. L’importante è seguire alcune indicazioni che valgono sempre, come ad esempio: non addossare pareti attrezzate tutte da un lato e alte fino al soffitto, non acquistare mobilia o rivestimenti dai colori troppo neutri se anche il resto degli ambienti è un po’ anonimo, non mescolare troppi materiali diversi tutti insieme (ad esempio ferro battuto, legno, acciaio e vetro) e non acquistare mobili dalle forme troppo diverse, che rischiano di creare angoli vuoti e disarmonia generale.


Trend del 2020 in campo tech: cosa aspettarsi

I budget tecnologici aumenteranno nuovamente nel 2020.

Molti leader IT stanno enfatizzando l’adozione di nuove tecnologie o aumentando la sicurezza informatica.

Poiché la tecnologia continua a migliorare e ad espandersi, i budget devono seguire l’esempio.

Se stai pensando al tuo budget IT, potresti chiederti come spenderai i fondi che destinerai alla tecnologia.

Se stai pensando di aumentare il budget, potresti chiederti in cosa devi investire per il 2020.

Questi trend tecnologici

dovrebbero darti una buona idea delle aree su cui scommettono altri leader IT.

Potresti prendere in considerazione alcuni di essi per ottenere un vantaggio competitivo.

 

  • REALTA’ AUMENTATA

Non c’è dubbio che il 2020 sarà l’anno in cui le esperienze di acquisto andranno oltre il semplice vedere, provare o provare un prodotto.Grazie al crescente uso della realtà aumentata, gli acquirenti possono ora sperimentare le cose senza nemmeno toccarle. Il recente lancio del programma AR di Toyota è un ottimo esempio: Toyota ha permesso agli utenti di provare dieci veicoli senza mai toccare i tasti.Toyota è solo un esempio; i rivenditori di e-commerce come Amazon hanno trovato la realtà aumentata straordinariamente vantaggiosa per ridurre il numero di resi dei propri acquirenti online.Con l’uso del marketing esperienziale in crescita nello spazio di vendita, la realtà aumentata diventerà sicuramente un altro strumento per marchi e rivenditori. La realtà aumentata ha aiutato i rivenditori a mantenere e aumentare le vendite mentre i clienti ora comprendono più a fondo ciò che stanno acquistando durante lo shopping.

 

  • SOCIAL SHOPPING

Chi non desidera un’esperienza fluida durante lo shopping?

Questo è uno dei motivi per cui lo shopping sociale e la ricerca visiva hanno già iniziato a salire alle stelle. In poche parole, essere in grado di fare clic su una foto del tuo abito preferito del designer o catturare un’immagine di una borsetta della tua celebrità preferita sul suo post di Instagram, sono alcune cose che diventeranno grandi tendenze nel 2020.

Questo perché le persone possono utilizzare la ricerca visiva con l’aiuto di tecnologie come l’IA.

I pionieri dello shopping sociale come Pinterest e Instagram, stanno giocando un ruolo chiave nel rendere lo shopping sociale una tendenza leader.

Molti negozi al dettaglio più grandi, sia online che brick & malta, stanno usando opportunità di integrazione per sfruttare al meglio queste tendenze.

Ad esempio, aziende come Stitch Fix hanno ampliato il loro utilizzo di piattaforme social per mostrare la loro collezione di abiti ai loro clienti prima di inviare gli ordini.

Aiuta i clienti esistenti a vedere la collezione di abiti e a includerla nella loro consegna futura.

 

  • 5G NETWORK

Forse stai già utilizzando questa velocissima Internet per la tua rete cellulare, ma nel 2020 la vedrai implementare ovunque.

Reti più veloci e minore latenza aumenteranno di tutto, dalle operazioni di vendita al dettaglio all’esperienza in negozio per i clienti e oltre.

Con più opportunità per implementare tecnologie all’avanguardia, aspettati di vedere di tutto, dalla segnaletica digitale personalizzata agli scaffali intelligenti.

Ciò significa che sarai in grado di ricevere informazioni su nuovi prodotti nei negozi al dettaglio, date di consegna, consigli e prezzi più velocemente che mai.

 

  • CROWDSOURCED DATA

Molti rivenditori esperti hanno capito che un vantaggio dei negozi online è il loro accesso a enormi quantità di dati.

Le aziende hanno iniziato a vedere come i dati sono diventati estremamente importanti nel favorire l’innovazione e migliorare l’esperienza del cliente.

Molti importanti negozi al dettaglio con sedi fisiche stanno estraendo una pagina dal playbook dai negozi digitali per raccogliere informazioni nella vita reale. L’utilizzo di una rete di consumatori regolari per ottenere approfondimenti su tutto, dalle sedi di vendita al dettaglio all’esperienza del cliente, contribuirà a fornire approfondimenti per sviluppare il vantaggio necessario per competere nel settore della vendita al dettaglio in modo rapido ed economico.


Civitavecchia: piccola guida su cosa vedere prima di andare in aeroporto

Civitavecchia è un’affascinante località costiera di origine etrusca. Agli inizi era un piccolo villaggio che, con il passare dei secoli, è diventato un vero punto di riferimento per i commerci in tutto il Mediterraneo. Oggi, il suo porto è uno dei più importanti per numero di passeggeri in transito annui.

Una visita alla cittadina è una meravigliosa scoperta di monumenti, resti archeologici, architetture civili e militari e oasi naturalistiche mozzafiato.

Prima di andare in aeroporto è consigliato fare un salto a Civitavecchia per godere di bellezze uniche accomunate da storia e natura grazie al servizio di civitavecchiashuttleexpress.

Escursioni di un giorno sono disponibili per chi ha poco tempo ma vuole impiegarlo in maniera ottimale per non perdersi i dintorni di Roma. In estate, la vista si perde sulla distesa marina, le cui coste sono caratterizzate da insenature, baie e spiaggette di sabbia fine.

La località laziale, infatti, è il punto di riferimento per il turismo balneare in cui fondali sono limpidi e cristallini. In poche ore è possibile fare il bagno per rinfrescarsi prima del volo.

Civitavecchia, quindi vanta una storia millenaria che si respira attraverso le sue caratteristiche fisiche e architettoniche.

Essa è una città di mare che ha molto da raccontare al turista curioso di conoscere questo angolo di Lazio. Passeggiare per strade di Civitavecchia è come visitare un museo a cielo aperto con diverse sezioni:

  • Porto Storico. Il vecchio porto, riesce ancora a conservare la vecchi architettura, nonostante sia stato pesantemente danneggiato dai bombardamenti. In quest’area sono presenti alcune interessanti architetture che ricordano l’importanza commerciale della città. Da non perdere sono:

– Antemurale;
– Forte Michelangelo;
– La Rocca;
– La Fontana del Vanvitelli;
– La Torre del Lazzaretto;
– Il Cimitero Monumentale.

  • Il Lungomare è stato riqualificato con l’estensione della zona pedonale. Numerose attività di ristorazione, locali notturni ed hotel attirano ogni anno un flusso cospicui di visitatori per la qualità dell’offerta turistica.
  • Terme della Ficoncella. A pochi chilometri dalla città sorge un complesso termale con acque dall’alto contenuto solfato-calcico con elevato potere terapeutico per diverse patologie.

Visitare Civitavecchia è una straordinaria opportunità offerta dal servizio di civitavecchiashuttleexpress che porta il cliente verso la destinazione scelta.

Il civitavecchiashuttleexpress è al servizio del cliente che non ha voglia di stare seduto in aeroporto per ore ad aspettare il volo.

Ogni occasione di viaggio va sfruttata la meglio per non perdersi meravigliosi angoli del Lazio. In poche ore è possibile fare un tuffo nella storia alla ricerca del passato e della cultura degli Etruschi.

Allo stesso modo, un tuffo in mare è il meraviglioso ricordo della città portando con sè i profumi tipici mediterranei e il calore del sole.

La scoperta di luoghi, tradizioni e cucina sono alla base della conoscenza del territorio. Una seduta alle terme è ideale per fare un pieno di benessere. Il pranzo in riva la mare sia in estate che in inverno potrebbe essere la valida alternativa ad un panino in aeroporto. La cucina laziale costiera offre una varietà di piatti di mare uniche al mondo.

Le opportunità di relax, divertimento e benessere, quindi, non mancano. I rapidi spostamenti permettono di sfruttare al massimo il tempo a disposizione organizzando la visita secondo il tema che maggiormente affascina.

 


Come si mette in piedi un building management system?

Mettere in piedi un sistema di building management system spesso viene vista come operazione complicata che richiede parecchio tempo ma, in realtà, occorre sottolineare come questo genere di operazione tende a essere meno complessa del previsto, specialmente se si ha ben chiaro il progetto che si deve concretizzare.

Alla base di un ottimo building management system occorre avere le idee ben chiare su come questo deve essere strutturato, in maniera tale da prevenire ogni genere di sorpresa dal retrogusto amaro che può essere vista come assai negativa e che, di conseguenza, tende a rendere la situazione meno piacevole del previsto, mandando in tilt la stessa impresa.

Proprio per questo motivo è bene anche capire in cosa consiste lo stesso sistema, affinché sia possibile ottenere il massimo grado di soddisfazione senza che si possano palesare complicanze di ogni genere, prevenendo anche difficoltà nella messa in atto dello stesso insieme di strutture che comunicano tra di loro.

Prima di tutto, per mettere in piedi un buon building management system occorre capire quali siano gli aspetti che devono essere monitorati della propria impresa e tra di essi spiccano:

. sistemi di climatizzazione;
. illuminazione;
. anti intrusione;
. di sicurezza generale.

Grazie a questo primi aspetto è poi possibile procedere con la fase successiva, ovvero l’installazione dei diversi sensori che permettono di monitorare i diversi aspetti in maniera completa e senza nemmeno una piccola imprecisione.

Successivamente si deve necessariamente passare con l’installazione del programma che permette di tenere sotto controllo tutti questi aspetti.

In questo modo, anche da remoto, è possibile tenere sotto controllo le imprese sia nella propria città che quelle che si trovano fuori sede, raggiungendo in entrambi i casi un risultato finale ottimale privo di ogni potenziale complicanza.

Pertanto, per mettere in piedi questo sistema, è necessario studiare accuratamente ogni tipo di aspetto evitando che si possano palesare potenziali complicanze che rendono meno piacevole la gestione della stessa impresa.

Avere sotto controllo l’intera impresa, grazie a un sistema di controllo come lo è il building management system rappresenta la scelta ideale specialmente se si vogliono massimizzare i risultati finali che si spera di ottenere con la propria ditta.

Occorre quindi sottolineare come, tale aspetto, tenda a essere fondamentale specialmente presso quelle imprese che puntano effettivamente a migliorare la gestione dei costi e dei diversi aspetti relativi alla ditta stessa.

Pertanto strutturare al massimo questo genere di aspetto rappresenta la migliore scelta possibile a patto che la fase di realizzazione venga svolta in maniera ottimale, prevenendo eventuali errori e imprecisioni che possono avere delle complicanze assai pesanti sulla ditta stessa.

Per evitare che questa situazione si possa palesare, occorre semplicemente fare affidamento sulla ditta specializzata https://www.smi-cons.it/ che permette di strutturare, nel migliore dei modi, un building management system in grado di far fronte a tutte quelle che sono le proprie esigenze.

 


Le migliori app per muoversi a Roma

Quando si tratta di viaggiare,

Roma è una destinazione così popolare che può essere una sfida per guadare il mare di libri, blog, siti Web e riviste per trovare davvero il miglior consiglio.

Ma cosa potrebbe essere più semplice che estrarre il telefono?

Con queste 5 app, puoi esplorare la cultura del cibo della città, ripassare la tua storia, imparare l’italiano, trovare un medico e altro ancora.

È come avere un esperto su tutto ciò che Roma ha in tasca!

 

DUOLINGUO

La lingua non deve essere una barriera, e quando si è in Italia sicuramente non dovrebbe esserlo.

Cibo, bevande e destinazioni dovrebbero essere in cima alla lista delle lingue italiane.

Duolinguo è l’app definitiva per iniziare ad imparare un po ‘di italiano di base prima e durante il tuo viaggio in Italia.

Ogni mini-lezione ti guida attraverso un’abilità linguistica o grammaticale usando immagini, brevi traduzioni, attività di ascolto e altro per aiutarti a rispolverare le tue basi italiane o a solidificare i concetti linguistici chiave in un formato divertente e facile da usare.

Armati delle basi, ti divertirai molto a testare le tue abilità con la gente del posto.

 

ITRANSLATE

Ci sono alcune parole in italiano che semplicemente non vuoi sbagliare, sia che si tratti di ortografia, significato o pronuncia.

Come le penne.

Prendi la nostra parola per questo.

Inserisci iTranslate.

Questa importante app per dizionari e traduzioni ti consente di avviare conversazioni vocali in oltre 90 lingue.

L’app fornisce anche coniugazioni verbali in tempi diversi e può rilevare dialetti diversi.

Gratis, disponibile offline, con funzionalità vocali integrate … sei obbligato a stupirti quando usi questa app all’estero.

 

GOOGLE TRANSLATE

Indipendentemente dalla situazione in cui ti trovi in ​​Italia, riuscire a capire e parlare un po ‘di italiano farà molta strada.

Google Translate può tradurre il testo in oltre 100 lingue ed è anche disponibile per l’uso offline.

Avere un traduttore in tasca, pronto per l’uso con o senza una connessione Internet, è prezioso.

Quando devi capire cosa significano le parole in un menu o quando devi chiedere aiuto a un locale per trovare la tua strada, Google Translate ha le spalle.

L’app offre anche funzionalità aggiuntive come la traduzione di testo in immagini e la traduzione di conversazioni bilingue.

 

SCOOTERINO

Questa app è perfetta per gli scooter.

Spostarsi a Roma è molto meno intimidatorio quando sei un passeggero.

Ma quale modo migliore per scoprire la città che come un locale, dove lo scooter è il trasporto di prima classe per i romani. Inserisci Scooterino, la tua migliore scommessa per l’avventura, in modo da poter mantenere il tuo itinerario improvvisato ma con la massima tranquillità.

Questa app ti consente di scegliere il tuo autista, controllare i prezzi prima di prenotare, richiedere un giro in giro per la città in pochi minuti e persino pagare con la carta! Disponibile in inglese e italiano.

 

ROMEBUS

Se riesci a sfidare il sistema della metropolitana di Roma, alimentati.

Ma fallo bene.

Romebus supera l’app ATAC nella sua precisione: fornendo agli utenti gli ultimi orari aggiornati, le posizioni in tempo reale e le distanze dalle fermate della metropolitana / autobus.

L’app offre anche la funzionalità “around me” che consente agli utenti di controllare gli stabilimenti vicini.

La sezione notizie ti informa in caso di scioperi, cambio di direzione, chiusura dei percorsi o difficoltà nel traffico, aiutandoti a calcolare il tuo percorso alternativo.


Le migliori app per fare trading online

Sia che tu decida di giocare sul mercato come un toro o semplicemente desideri acquistare e detenere, le app di trading online hanno reso gli investimenti estremamente popolari.

Negli ultimi anni, i broker online hanno subìto un riavvio e ora la maggior parte di loro ha app di trading online che soddisfano i giovani investitori esperti di tecnologia.

Ci sono anche alcune nuove app di trading online mobile-first che ti aiutano a investire passivamente e a creare un gruzzolo per te.

Man mano che sempre più persone investono online, è chiaro che le aziende vogliono essere più ottimizzate per i dispositivi mobili e soddisfare gli interessi degli investitori digitali.

Le migliori app di trading online

offrono funzionalità di facile utilizzo che rendono rapido e indolore iniziare a investire con il telefono.

In numero crescente, i broker online vogliono semplificare l’esperienza per gli investitori dalle app mobile al desktop.

Gli strumenti in genere soddisfano gli ordini, il monitoraggio degli andamenti delle scorte, i controlli delle scorte e gli avvisi.

Ora che i dati di streaming in tempo reale sono arrivati ​​alle app mobile, gli investitori hanno anche accesso a grafici e dati analitici per prendere decisioni importanti.

Vediamo di seguito quali sono le migliori app per fare trading online:

 

  • TD Ameritrade

Dall’eliminazione delle commissioni sulle negoziazioni, TD Ameritrade è difficile da battere quando si tratta di app di trading online e funzionalità generali di intermediazione.

Con una varietà di strumenti di istruzione gratuiti, opzioni per trader attivi e passivi e un conto minimo di $ 0, TD Ameritrade sta conquistando gli investitori uno scambio libero alla volta.

Sebbene TD Ameritrade non richieda un investimento minimo per iniziare, è noto per essere il primo broker a eliminare tutte le commissioni su azioni ed ETF a ottobre 2019.

 

  • E*Trade

E*Trade è stata la prima nel mercato delle piattaforme di investimento online.

Con le sue radici nella Silicon Valley e la tecnologia di scambio online, l’azienda si è fatta un nome offrendo trading online quando non c’erano altre opzioni.

Ora, E*Trade ha un’app di trading mobile e guida il pacchetto in termini di funzionalità avanzate.

Dalla rimozione delle commissioni per azioni ed ETF, E*Trade è l’app più semplice per visualizzare i tuoi investimenti e scambiare azioni senza problemi sul tuo telefono.

 

  • Fidelity

Fidelity è uno dei migliori broker online e offre una tonnellata di diversi servizi di investimento senza alcun onere di commissione per azioni e ETF compravendite.

Inoltre, Fidelity ha una serie di strumenti, tra cui l’applicazione Fidelity andare con un rating elevato robo-advisor.

 

  • Charles Schwab

Molti agenti di cambio vogliono aprire la propria banca, ma Charles Schwab è l’unico bancario che ha realmente integrato e investito in un’applicazione per il commercio di bestiame.

Puoi utilizzare Schwab Mobile per gestire tutti i tuoi investimenti e conti bancari.

Puoi depositare assegni, trasferire fondi e migliorare il tuo portafoglio.

Questo è probabilmente il motivo per cui è il modo più conveniente per fare trading tramite un’app mobile.


Perché è importante ricevere un attestato di partecipazione quando si frequenta un corso

Frequentare un corso, di qualunque genere, rappresenta un’occasione per poter ampliare le proprie conoscenze, in qualsiasi ambito sia personale, lavorativo o scolastico.
Ogni soggetto porta a casa un nuovo bagaglio di informazioni ed esperienze da poter investire sul proprio percorso formativo o di vita, come meglio crede.

Esistono diverse tipologie di attestati.

Alcuni possono semplicemente documentare l’avvenuta frequentazione del corso, altri possono servire per il raggiungimento di un certo numero di crediti, mentre altri ancora possono essere finalizzati al superamento di un certo livello.
Un’altra differenza sostanziale riguarda l’organizzazione del corso, ovvero gli enti che ne hanno permesso la realizzazione, che possono essere pubblici o privati.
O ancora, alcuni possono prevedere un esame finale da conseguire con l’assegnazione di eventuali punteggi e altri, invece, no.
Fino a poco tempo fa gli attestati venivano compilati a mano, mentre oggi questo lavoro viene svolto dal computer.

Dunque, che si tratti di un corso formativo di qualsiasi genere,

è importante ricevere un attestato di partecipazione per diversi motivi.

Innanzitutto, è opportuno specificare che si tratta di un documento ufficiale che dimostra le effettive competenze acquisite dal soggetto alla fine dell’incontro virtuale o non.

In esso vengono riportati i dati personali, come nome, cognome, data di nascita, ecc. la durata e le ore effettive che sono state svolte e la data di svolgimento.
In alcuni casi, possono comparire anche gli obiettivi che sono stati conseguiti al termine dell’esperienza.
Spesso c’è molta confusione ed indecisione su quale sia un corso valido da poter frequentare o meno.
A tal proposito, per avere una guida sicura su cui attingere per potersi orientare tra gli innumerevoli corsi disponibili, scegliendo quello più attinente alla propria persona e alle singole esigenze, è possibile recarsi sul sito www.fusolab.net che organizza i corsi disponibili in differenti categorie: cucina, disegno, fotografia, ecc.

Si dice che la formazione sia un processo continuo con un inizio ma senza una fine, perché essa dura per tutta la vita, senza mai arrestarsi.
Gli attestati tra loro non sono tutti uguali ma ognuno di essi possiede caratteristiche ben precise che lo distinguono dagli altri.
Ancora molti dubbi sorgono in merito a questi attestati.

E’ pieno diritto dei frequentati possedere un attestato che possa provare la loro presenza e partecipazione al corso? E’ un obbligo dell’organizzazione o del datore di lavoro fornire una copia dell’attestato a tutti i partecipanti?Sono in tanti a rispondere in maniera positiva a quest’ultimo quesito, in quanto, rappresenta per lo meno, un obbligo morale finalizzato a riconoscere i meriti ai partecipanti.

Questo può essere utile al fine di arricchire il proprio CV, dimostrando di avere acquisito specifiche nozioni.

Nonostante ciò, tale documento non ha valore legale e non è finalizzato all’aumento di punteggi in ambito universitario.


Business Trip a Roma: come organizzarlo usando la metro

Roma è una città meravigliosa, ma molto grande e trafficata quindi l’ideale per visitarla è sicuramente optare per la metropolitana.

Ovviamente deve essere costruito un itinerario preciso dove poter ammirare tutti i luoghi di interesse della Capitale senza perdersi nulla andando alla scoperta di splendidi monumenti storici, grandi parchi, famose piazze e strade assolutamente da non perdere.

Ogni anno nella Capitale circolano milioni di turisti italiani stranieri e questo flusso si somma a quello di chi vive e circola in città. Ecco perché usare mezzi privati è sconsigliato.

Il centro storico è la zona più importante per le testimonianze antiche. Da qui si può partire per un giro alla scoperta dei monumenti più famosi del mondo e tuffarsi nelle ampie piazze della Capitale.

Nonostante valga assolutamente la pena di essere girato a piedi, bisogna tener presente che il centro è piuttosto esteso anche se facilmente raggiungibile grazie alle varie fermate metro.

Per giungere facilmente alla Basilica di San Pietro e magari andare poi ai Musei Vaticani, “Ottaviano” e “Cipro” sono le fermate metro più vicine.

Mentre per arrivare a Piazza del Popolo basterà scendere a “Flaminio”, per poi magari proseguire a piedi verso Piazza Venezia o Piazza di Spagna (raggiungibile anche dalla fermata “Spagna”).

Passare a Roma senza vedere Fontana di Trevi e pensare alla Dolce Vita è impossibile. Per farlo basterà scendere a “Barberini”, ammirando magari anche la strada dei divi del passato via Veneto e perdendosi nella zona prima di arrivare a destinazione.

Dalla fermata “Termini” è possibile cambiare dalla linea A alla linea B della metro e scegliere di visitare il monumento simbolo di Roma, il Colosseo (scendendo alla fermata “Colosseo”). La vista della struttura usciti dalla stazione lascerà tutti senza fiato. Sulla metro B, poi, è possibile spostarsi verso l’Aventino per ammirare il Circo Massimo (dalla fermata “Circo Massimo”) e poi passeggiare verso il colle, magari facendo tappa al Giardino degli Aranci per ammirare Roma dall’alto.

In questo itinerario ideale abbiamo visto le tappe salienti per un viaggio a Roma per chi magari ha poco tempo a disposizione e non vuole perdersi le tappe principali della città.

Ovviamente Roma è una città meravigliosa da scoprire anche a piedi, perdendosi tra le vie e gli infiniti vicoli che la compongono.

Su www.romabbella.com è possibile trovare diversi consigli interessanti non soltanto sulle cose da vedere nella Capitale, ma anche nozioni e aneddoti divertenti, luoghi dove mangiare secondo la tradizione ed altri itinerari interessanti tutti da scoprire.

Roma è una città che lascerà un profondo ricordo nel cuore di chiunque l’abbia visitata almeno una volta, una città ancora da scoprire anche per i Romani, la Città Eterna simbolo di un passato ricco di storia che ancora riesce a far emozionare chiunque la guardi.

Visitare la Capitale dovrebbe essere senza dubbio una di quelle cose che rientra nella lista delle cose da fare prima di morire di ogni individuo.