Perché scegliere una banca online

Oggi sempre più persone decidono di spostare il proprio conto sul web. Cosa vuol dire? Che semplicemente preferiscono affidare i loro risparmi a una banca online invece che a una banca fisica. Ma perché questa scelta proprio in un momento in cui la fiducia nelle banche è venuta meno per molti aspetti? La risposta è una sola: per il risparmio.

Il web fa risparmiare

Non si tratta di un caso isolato quello delle banche online, in precedenza erano stati gli e-commerce, soprattutto quelli di abbigliamento, poi quelli di arte e design d’arredo, poi di generi alimentari. Insomma, sul web oggi si può acquistare veramente di tutto, dai beni ai servizi e il risparmio è certo. Allo stesso modo funziona per le banche, abbattendo i costi di gestione e del personale possono proporre prodotti veramente molto competitivi.

Le banche online sono sicure?

banca-online-02Un primo periodo di diffidenza era dovuto al fatto che molti pensavano che la mancata possibilità di interfacciarsi con una persona in carne e ossa fosse un problema in caso di necessità. Invece, superata questa diffidenza iniziale, si è compreso che le banche online hanno dei call center con un servizio clienti molto più efficiente di certi impiegati agli sportelli!

Quanto alla sicurezza, per quanto concerne le banche online, vi sono gli stessi medesimi rischi che si corrono con una normale banca fisica. Purtroppo c’è sempre il rischio di clonazione della carta, che comunque si può bloccare e quanto prelevato dai malviventi vene restituito, e c’è la possibilità di cadere in una truffa di phishing, cosa che, comunque, può capitare anche con una normale banca.

A cosa si deve stare attenti

Le regole sono le stesse sempre: mai seguire i link di fantomatiche mail che chiedono di aggiornare i propri dati (phishing), mai fare acquisti sul web su siti poco sicuri e, in generale, bloccare immediatamente la carta se la si smarrisce o viene rubata. Controllare con frequenza il proprio conto.


Dove si può investire oggi

Dove si può investire oggi? Sebbene non siano in tantissimi ad avere un piccolo capitale, chi lo ha si trova in una condizione di difficile scelta perché alcuni prodotti, come il conto deposito, non sono più così convenienti, e quindi, paradossalmente, si sceglie di tenere i propri risparmi ben nascosti in casa. Ma è davvero una buona prassi oppure ancora oggi si trova qualche modo per fare un investimento sicuro?

Pensare prima di tutto al futuro

investimenti-02Non ci sono scuse, oggi come oggi bisogna essere lungimiranti, c’è poco da fare. In che senso? Pensa se dovesse accaderti qualcosa. Ovviamente tutti ci auguriamo di no, ma dobbiamo comunque mettere in conto un possibile infortunio, un incidente sul lavoro o in auto. Il tempo dei risarcimenti facili è finito, oggi le assicurazioni tendono a stringere il più possibile le erogazioni di risarcimenti e vale lo stesso per gli indennizzi Inps. Ma cosa c’entra questo con gli investimenti? C’entra perché proprio in virtù del fatto che non vi è alcuna certezza del domani, è bene mettere da parte quanto possibile.

Ma non solo in vista di un ipotetico infortunio, tematica particolarmente importante quando si è lavoratori autonomi e non si possa fruire di eventuali indennizzi, anche in vista del fatto che non per tutti ci sarà una pensione e quindi è bene pensarvi fin da ora. Ma tornando al discorso principale, come e dove si può investire per far fruttare i propri eventuali risparmi?

Conto deposito o buono fruttifero?

Per quanto nel tempo siano stati immessi sul mercato diversi prodotti per il risparmio, la gente rimane sempre piuttosto incline a utilizzare quelli che sono visti come più sicuri, quindi offerti da enti ritenuti “infallibili” come poste e banche, sebbene sulle banche negli ultimi anni si sia sollevato un certo polverone di diffidenza generale a causa dei fatti accaduti di recente. Quindi se rimanessimo nell’ambito dei prodotti per il risparmio tradizionali, quale sarebbe il più conveniente tra i buoni fruttiferi e il conto deposito?

Tanto per cominciare iniziamo a vedere le differenze principali: il conto deposito solitamente ha la durata di uno o due anni mentre i buoni fruttiferi danno un minimo guadagno vincolando gli investimenti per lungo tempo. Ora veniamo ai tassi d’interesse. Questi non possono essere presi in esame senza tenere presente quale sia la tassazione applicata al prodotto. Nel caso dei conti deposito la tassazione è al 26% mentre per i buoni fruttiferi e per i titoli di Stato è al 12,50%. Tuttavia con le poste si paga l’imposta di bollo, mentre molte banche, per avere sempre nuovi clienti, si impegnano a pagarlo loro al posto del cliente, anche in caso di apertura di conto corrente.

In definitiva non si può parlare in modo totalizzante di un investimento più sicuro di un altro, ma piuttosto di un investimento più adatto alle proprie esigenze rispetto ad un altro. In questo senso occorre quindi valutare con attenzione quali siano le condizioni economiche offerte e le spese, dopo aver fatto un bilancio tra queste si potrà decidere quale sia il prodotto più adatto a soddisfare le singole esigenze personali. Non va escluso nemmeno il fattore sicurezza, è sempre bene controllare quali siano le garanzie dell’ente che fornisce il prodotto.


Come ottenere le agevolazioni fiscali per disabili o anziani in casa

La legislatura ha deciso di offrire una proroga fino al 31 dicembre sulle agevolazioni fiscali che riguardano montascale e servoscala. La detrazione può arrivare a ricoprire il 50% dell’intera cifra spesa per l’installazione di questi dispositivi.

Come avviene la detrazione del 50% per montascale e servoscala

Il massimo importo detraibile è di 96.000 euro, divisi a loro volta in 10 rate annuali di eguali importo. La detrazione prende inizio già dallo stesso anno in cui è stata effettuata la spesa dell’immobile e continua per i prossimi. Chi avrà l’opportunità di usufruire della detrazione fiscale del 50%, potrà ogni anno detrarre la quota che gli spetta. In caso l’immobile dovesse essere venduto a qualcun’altro prima che siano trascorsi i 10 anni, potrà continuare a beneficiare della detrazione la persona che lo avrà acquistato. Questo vale anche quando l’immobile viene ceduto gratuitamente. Ciò non avviene solo nel caso in cui sia presente un accordo preso da entrambe le parti. In caso di morte del beneficiario, la possibilità di godere della detrazione viene passata all’erede che, però, deve risultare essere proprietario dell’immobile.

Chi può beneficiare dell’agevolazione fiscale del 50%

Rientrano in questa agevolazione per montascale e servoscala gli interventi legati alla ristrutturazione edilizia, alla manutenzione straordinaria e ordinaria, alla sicurezza, alla rimozione amianto, all’eliminazione barriere architettoniche e infine al restauro e al risanamento conservativo.

In ogni caso la detrazione è favorita solo in caso in cui vi siano degli interventi effettuati sugli immobili allo scopo di agevolare la mobilità, sia interna che esterna, della persona dotata di disabilità. Ma non è prevista per tutto ciò che riguarda, invece, beni mobili come tastiere, computer e telefono, sebbene siano indirizzati alla persona disabile. In questo caso, si può usufruire di una detrazione del 19%.

Possono trarre vantaggio dall’agevolazione fiscale per montascale e servoscala con proroga fino al 31 dicembre 2016 solo le persone che ricoprono un determinato ruolo. Stiamo parlando del proprietario dell’immobile, del titolare di un diritto reale su di esso, il convivente di chi lo possiede e chi lo occupa. E’ importante sapere, però, che la manutenzione ordinaria viene esclusa dalla detrazione nel caso in cui gli interventi avvengano su delle singole unità immobiliari residenziali. In questo caso vengono accettati solo la manutenzione straordinaria, il restauro, la ristrutturazione edilizia e il risanamento conservativo.

Com’è possibile usufruire della detrazione fiscale del 50%

Per beneficiare della detrazione fiscale del 50% vi sono degli importanti passaggi che devono essere eseguiti. Innanzitutto per usufruire di questa agevolazione è necessario conoscere che le spese devono risultare essere pagate o con bonifico bancario o con quello postale. In questi casi deve essere utilizzato il bollettino in cui devono essere riportati: la causale, il codice fiscale del pagatore, il codice fiscale e la partita iva del beneficiario. In caso in cui i dispositivi vengano installati in un condominio è necessario che sia presente anche il codice fiscale dell’amministratore. E’ importante, inoltre, conservare tutti i documenti che rappresentano la spesa dell’immobile e che devono essere intestati a coloro che usufruiscono della detrazione fiscale per montascale e servoscala. Stiamo parlando, in questo caso, delle fatture, delle eventuali ricevute fiscali e della ricevuto del bonifico.

Detrazione fiscale 19% per spese sanitarie

Vi è anche la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale del 19%. Questa avviene in caso ci siano spese che riguardano, invece, delle attrezzature che agevolano il sollevamento della persona affetta da disabilità. In questo caso, può godere della detrazione colui che risulta essere un famigliare del disabile che fiscalmente è a carico della sua vita. In caso però si decidesse di beneficiare di questa detrazione fiscale del 19%, non si potrebbe poi usufruire contemporaneamente dell’agevolazione del 50%. Stiamo parlando, dunque, di due tipi di detrazioni differenti che però non possono essere effettuati insieme.

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Accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, niente panico è routine

Fino a qualche tempo fa il trend marciava in direzione completamente opposta a quella odierna per quanto riguarda gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, secondo la Corte dei Conti, fino al 2015 la media di controlli alla persona era ogni 40 anni circa, un evasore quindi aveva tutto il tempo di lucrare serenamente, accumulare capitali e farsi, in poche parole, i fatti suoi.

Le cose sono cambiate… forse

Le cose però dovrebbero essere cambiate proprio per evitare che i controlli crollassero sotto la soglia ormai raggiunta del 16%.Ma non si tratta solo di pochi controlli, quello che è stato valutato è anche la capacità di questo organo di recuperare soprattutto i capitali all’estero, cosa ben complessa e che non sempre ha dato i risultati sperati. La colpa è certamente dell’insufficienza dei funzionari. Ma come sono effettivamente cambiate le cose in funzione dell’introduzione del’amato/odiato redditometro?

Ebbene, a parere di molti le cose non sono troppo positive in quanto si è passati da un eccesso all’altro, almeno in diversi casi, se anche per andare a comprare dei tubi per aria compressa devi, se sei un’azienda, essere in grado di giustificare la spesa, ovviamente. Il problema del redditometro però riguarda più le famiglie in realtà perché sono proprio queste a dover giustificare ogni acquisto con la pezza corrispondente nel caso debbano utilizzare l’ISEE per delle esenzioni sanitarie o per la graduatoria di un asilo o per una casa popolare.

Insomma, le baruffe non mancano a quanto pare. Il problema nasce dal fatto che questo redditometro va a fare letteralmente le pulci più a chi non ha che quelle piuttosto che a chi ha davvero ingenti capitali e probabilmente nascosti all’estero. Il caso di Fabrizio Corona, rimbalzato sulle pagine della cronaca è solo uno, quello che probabilmente ha fatto più clamore data la notorietà del personaggio, ma quanti altri Fabrizio Corona ci sono in Italia?

La lettera di accertamento

Le lettere di accertamento sono iniziate ad arrivare a random da qualche mese. Niente di preoccupante in realtà, almeno per chi non ha nulla da nascondere. Infatti si tratta solo di un modo per comunicare meglio tra Agenzia delle Entrate e contribuenti. Il contribuente raggiunto dalla lettera di accertamento non deve pertanto entrare in panico ma semplicemente deve produrre la documentazione richiesta, in base al controllo di quest’ultima, l’Agenzia delle Entrate deciderà se è tutto in regola o se invece non vi sia da procedere per un confronto più diretto con il contribuente.

Insomma, inutile entrare in panico se si sa di aver fatto tutto secondo le normative.L’importante è aver conservato sempre tutta la documentazione onde evitare ulteriori problemi e seccature. Le lettere di accertamento fino a ora inviate sono diverse e interessano praticamente tutte le regioni del territorio.

 


Prestito bancoposta: acquistare casa

Banco Posta permette, ai suoi diversi clienti, di poter richiedere un tipo di prestito che avrà, come fine ultimo, quello di poter acquistare la prima abitazione.

 

Un prestito che richiede pochi dati

 

Il prestito Casa Banco Posta risulta essere in grado di offrire tantissimi vantaggi ai suoi diversi clienti.

Questo in quanto, per poterlo richiedere, saranno necessari pochi ma utilissimi dati, come ad esempio l’atto d’acquisto e tutta la documentazione del proprietario della casa.

Inoltre sarà importante avere un documento del reddito percepito in maniera tale che, il prestito della Posta, non possa essere respinto.

Il prestito potrà avere una somma di denaro che risulta essere pari al tetto massimo di sessantamila euro.

 

La restituzione del prestito

 

Questo particolare prestito risulta essere abbastanza semplice e comodo da restituire il prestito bancoposta per acquisto casa, è davvero perfetto.

Permette di poter bloccare e pagare una parte della nuova abitazione e rateizzare le rate restanti attraverso la stipula di un mutuo a breve termine.

Esso sarà rendibile con un minimo di trentasei rate fino ad un massimo di cento venti.

Queste verranno accreditate direttamente sul conto Banco Posta del richiedente, il quale non dovrà assolutamente svolgere alcun tipo di lunga e noiosa operazione per poter effettuare la restituzione della somma di denaro richiesta presso la Posta.

 

Una rata leggera

 

Il prestito con Banco Posta risulta essere caratterizzato da una rata fissa il cui tasso d’interesse risulta essere abbastanza basso.

Questo permetterà, ad un cliente, di poter richiedere questo finanziamento senza che vi possano essere dei particolari problemi per quanto riguarda la restituzione del debito stesso, cosa che garantisce il massimo livello di soddisfazione al cliente stesso, che quindi non avrà alcuna difficoltà nel poter rendere la somma di denaro richiesta presso lo sportello postale stesso.

Da mettere in risalto anche il fatto che, il prestito, potrà essere assicurato ed il costo della polizza sarà anch’essa molto bassa e proteggerà ulteriormente il richiedente del suddetto finanziamento.

 

Con Prestito Casa Banco Posta, sarà possibile avere delle liquidità in tempi immediati e poter acquistare casa senza alcun problema.


Opzioni Binarie: come si guadagna?

Guadagnare con le opzioni binarie non è un tipo di operazione complessa: ecco come svolgerla in maniera attenta e precisa.

 

Studiare per bene il valore

 

Ogni singolo valore, che risulta essere presente sul mercato delle opzioni binarie, risulta essere contraddistinto da una sua storia, fatta letteralmente di alti e bassi.

Ma come fare soldi con le opzioni binarie senza errare?

Bisogna sempre cercare di prendere in considerazione questo dettaglio: in questo modo, riuscire a prevedere quale risulta essere il prossimo tipo di variazione, in base ai dati storici, non sarà affatto complesso.

Ovviamente, lo studio deve essere svolto in maniera attenta e concentrata, proprio per evitare di commettere degli errori, ovvero effettuare un tipo di puntata, che risulta essere completamente errata e che corrisponde ad una perdita di denaro.

 

Piccole puntata su diversi valori

 

Studiare i diversi valori assieme permette di avere una panoramica che risulterà essere maggiormente completa ed in grado di evitare delle mosse che risultano essere del tutto errate.

Proprio per questo motivo sarà importante effettuare piccole puntate su diversi valori: al massimo bisogna scommettere su cinque di loro in maniera equa in modo tale che, eventuali errori, potranno essere recuperati con delle vincite.

Ovviamente bisogna sempre selezionare quei valori che si conoscono maggiormente, per poter essere sicuri del fatto che, la selezione effettuata, risulti essere corretta al cento per cento.

 

Sapersi porre un limite

 

Che si vada incontro a diverse vittorie oppure a diverse sconfitte, l’importante è sapersi imporre un limite che non deve mai essere superato durante quella sessione di trading.

Questo per poter evitare di aggravare le proprie perdite, rischiando di perdere tutto il denaro nel conto, ed allo stesso tempo per evitare di perdere tutto quello che viene guadagnato.

In questo modo, al termine della giornata, nella maggior parte dei casi sarà possibile essere sicuri del fatto di aver ottenuto un buon utile e non di essere andati incontro a delle grosse perdite di denaro avvenute in maniera costante.


Prestito Unicredit: quali sono i vantaggi per chi lo richiede?

Prestito in banca

Il prestito Unicredit rappresenta la scelta ideale per coloro che intendono sfruttare al massimo il concetto di prestito personale, visto che esso possiede tantissimi pregi che non devono essere sottovalutati.

Vediamo quali sono i suddetti.

Un prestito facile da ottenere

Come primo vantaggio vi è quello che consiste nella semplicità mediante la quale è possibile poter ottenere un piccolo prestito di Unicredit: esso, infatti, potrà essere ottenuto in lassi di tempo immediati se, il richiedente, non è mai stato iscritto nella lista dei cattivi pagatori, caratteristica che non deve essere assolutamente sottovalutata.

Da aggiungere ovviamente che, questo particolare tipo di finanziamento, potrà essere personalizzato al massimo, ovvero potranno essere richieste anche somme di denaro che risultano essere leggermente elevate, con un piano di restituzione del finanziamento adatto ad ogni tipologia di richiedente, che non si sentirà con l’acqua alla gola nel momento in cui, questa, dovrà restituire il debito.

Un prestito con tassi bassi

Altro vantaggio che caratterizza tale tipologia di prestito consiste nel semplice fatto che, il suddetto, è caratterizzato da degli interessi che risultano essere abbastanza bassi e che offrono, ad una persona, la possibilità di evitare dei grossi sacrifici di tipo economico, cosa che spesso accade quando si richiedono questi particolari tipi di finanziamenti.

Il tasso fisso e variabile saranno in grado di garantire il massimo livello di soddisfazione ad una persona che intende sfruttare al massimo tale tipologia di finanziamenti, i quali potranno essere resi con un lasso di tempo massimo di dieci anni e con delle rate che non risulteranno essere eccessive.

Gli addetti dello sportello bancario saranno in grado di creare un piano del finanziamento che riesce a sposarsi in maniera rapida e veloce alle reali esigenze del richiedente, senza creare situazioni che potrebbero divenire tutt’altro che piacevoli da affrontare.

Queste sono i vantaggi che generali che si possono ottenere sfruttando al massimo i prestiti proposti da Unicredit, ente finanziario che cerca di rispondere in maniera rapida e veloce alle varie esigenze dei clienti senza mai farli sentire a disagio.


Preventivi per fotocopiatrici e office automation: come risparmiare energie e denaro nell’acquisto dell’apparecchio giusto

In tutti gli uffici è indispensabile avere apparecchiature professionali in grado di funzionare efficacemente. Per massimizzare i tempi di produzione, qualunque professionista o azienda deve disporre di attrezzature valide, senza essere costretto a spendere cifre eccessive. Per questo motivo è bene avere un preventivo per una o più fotocopiatrici , per valutare quale sia la ditta che offra il miglior rapporto prezzo qualità. Prima di tutto è utile avere già un’idea dell’apparecchio da acquistare, perché l’offerta è talmente ampia che si rischia di perdersi. Il primo passo per trovare la fotocopiatrice giusta è decidere se acquistarla a colori o in bianco e nero. Ma ancora prima di guardare i prezzi bisogna considerare l’affidabilità e la serietà dell’azienda, perché il servizio post vendita deve essere ineccepibile. Si tratta di apparecchi che devono lavorare tutto il giorno, perciò soggetti ad usura ed eventuali danni, quindi l’assistenza deve essere tempestiva e sul posto. Garanzia e servizi sono un aspetto da non sottovalutare mai.

La soluzione ideale per ogni dimensione d’impresa

Prima di farsi fare un preventivo per fotocopiatrici bisogna avere le idee chiare, soprattutto se occorrono più apparecchi da collocare in azienda. Alle ditte medio-grandi con molti dipendenti non basterà avere solamente una fotocopiatrice, anche perché può guastarsi. L’utilizzo dipende dall’attività lavorativa svolta, ma comunque non bisognerebbe mai risparmiare sulla qualità per non trovarsi dopo a fare i conti con pezzi di ricambio da sostituire o consumabili da dover ordinare chissà dove. Un ufficio che non ha bisogno di fare molte fotocopie al giorno può optare per una stampante multifunzione che mediante lo scanner faccia anche le fotocopie. In questo modo si avrà un apparecchio adatto a molti usi, che però per le fotocopie non sarà mai funzionale quanto una fotocopiatrice. Le stampanti multifunzione laser sono una via di mezzo e nascono soprattutto per stampare grandi quantità di cose a poco prezzo.

fotocopiatrici

Quando la decisione è stata presa è il momento di farsi fare un preventivo per l’acquisto di fotocopiatrici da diverse aziende, scelte in base a criteri di serietà e affidabilità. Possibilmente non devono essere eccessivamente distanti dalla sede di lavoro e soprattutto devono offrire un servizio di assistenza on-site. Il preventivo offerto deve essere molto chiaro nell’ambito dell’assistenza e offrire i migliori tecnici in tempi rapidissimi per minimizzare i tempi morti di lavoro. Il contratto di assistenza tecnica solitamente offre un costo proporzionale ai servizi. Il più usato garantisce la manodopera e tutti pezzi di ricambio necessari per riportare la macchina in funzione e sono esclusi solamente i materiali di consumo. In alternativa l’assistenza può essere offerta solamente per quel che guarda la manodopera e il diritto di chiamata, escludendo i materiali di consumo e i pezzi di ricambio. L’assistenza si può estendere al software, perché anche quello si può guastare in una fotocopiatrice.

L’importanza di un servizio di assistenza tecnica a 360°

L’ideale per i grandi uffici è scegliere un’assistenza completa che oltre al diritto di chiamata, la manodopera, i pezzi di ricambio e l’assistenza sul posto, includa i consumabili. L’unica cosa che viene esclusa da questo tipo di contratto è la carta e solitamente si paga mediante un canone mensile e un costo copia. L’aspetto dell’assistenza è molto importante quando ci si fa fare un preventivo fotocopiatrici, ma naturalmente non è l’unico. Chi non è molto pratico di hardware può riferire al rivenditore a cosa gli deve servire l’apparecchio per farsi consigliare sulla macchina giusta al prezzo migliore. I prezzi delle fotocopiatrici professionali sono molto elevati e alcune aziende preferiscono noleggiarle o comprarle usate. Ogni anno vengono immessi sul mercato tanti prodotti che quelli più datati si svalutano rapidamente, sebbene siano sempre funzionanti.


Mutuo per la prima casa e preventivo del notaio

Mutuo per la prima casa: spese accessorie e preventivo del notaio. Ecco cosa tenere in considerazione quando si apre un mutuo

Poter comprare un’abitazione senza ricorrere a un mutuo è un sogno che pochi possono permettersi di realizzare: per tutti gli altri, l’iter di acquisto della casa – e soprattutto della prima casa – passa per la ricerca dell’istituto di credito che può erogare la somma necessaria all’acquisto e dal preventivo del notaio (perché, è bene ricordarlo, l’apertura di un mutuo richiede anche la stesura di un apposito atto notarile).

Ma quali sono le spese cui andremo incontro chiedendo un mutuo, oltre naturalmente agli interessi che dovremo pagare alla banca e saranno inseriti nel piano di ammortamento? Innanzitutto vi sono le spese di istruttoria, ovvero tutte le verifiche che la banca esegue prima di decidere di erogare la somma richiesta, quindi le perizie tecniche, ovvero quelle verifiche eseguite a cura di un professionista incaricato dalla banca stessa che accerta il valore dell’immobile e l’assenza di abusi edilizi o altre anomalie. A questi costi si aggiungono quelli relativi all’imposta sostitutiva e quelli assicurativi: per quest’ultima voce la legge prevede obbligatoriamente la sottoscrizione di un’assicurazione sugli incendi, ma la banca potrebbe richiedere anche quella di un’assicurazione sulla vita che, in caso il mutuo sia cointestato, potrebbe riguardare uno
o più mutuatari. Di norma, nel caso di prime case di costo relativamente contenuto, la somma di queste spese dovrebbe attestarsi sotto i 2mila euro, ma è sempre bene chiedere alla banca di elencarci in modo chiaro tutte queste voci già in fase di preventivo.

Mutuo prima casa: il ruolo e il preventivo del notaio

preventivo notaio

Un’altra spesa da mettere in agenda è quella legata al preventivo del notaio, che di norma è lo stesso cui ci rivolgiamo per la stesura dell’atto di compravendita. Al fianco di questo, il notaio provvederà infatti a redigere un altro atto, che regolamenterà appunto l’accordo preso con la banca e il piano di rientro, obbligando le parti a rispettarlo.

Anche in questo caso il costo è di norma di qualche migliaio di euro (2 o 3mila, ma molto dipende dal valore dell’immobile) ed è quindi bene chiedere l’esatto preventivo al notaio per evitare di farci trovare impreparati davanti a spese che non avevamo ben considerato.

Il preventivo del notaio per l’atto di mutuo sulla prima casa comprenderà l’onorario del notaio stesso, ma anche le imposte che il notaio stesso provvederà a versare allo Stato in nostro nome (per questo si dice che il notaio è sostituto d’imposta), in particolare per quanto riguarda l’iscrizione dell’ipoteca. Perché è bene chiedere un preventivo al notaio? Perché questi costi possono variare anche in modo abbastanza importante a seconda dell’atto, dell’ipoteca e dell’istituto di credito e affidarsi al “sentito dire” può decisamente portarci fuori strada.

Dopo le “note dolenti” riguardanti spese accessorie, preventivi notarili e tasse, anche qualche buona notizia: per chi avesse la fortuna di riuscire a mettere da parte un po’ di capitale, da febbraio 2007 in poi eventuali estinzioni anticipate o parziali dei mutui per l’acquisto di abitazioni non sono sottoposti a penali. Questo significa che si può in ogni momento versare del denaro alla banca andando a diminuire la quota capitale ancora da restituire, con conseguente ricalcolo anche degli interessi dovuti.