La nascita e l’evoluzione del sito Svapoweb
L’azienda Svapoweb nasce sette anni fa da un’idea di Arcangelo Bove, un’impresa specializzata nella vendita di sigarette elettroniche e di altri prodotti per gli amanti dello svapo.
Svapo web conquista immediatamente il mercato della vendita di prodotti dedicati alla sigaretta elettronica, e nel 2015 il suo fondatore decide di spostare la sede legale dell’azienda dalla Slovenia all’Italia, un atto di amore nei confronti del paese natio che gli ha permesso di diventare un grande imprenditore.
In corrispondenza dello spostamento in Italia della società SvapoWeb, Arcangelo Bove sposta anche la sua seconda azienda la Arcbo Doo nel territorio italiano ed acquisisce una ditta con sede a Capodistria, specializzata nella produzione di liquidi e basi per la sigaretta elettronica, ribattezzandola GioArk.
A causa di questa acquisizione iniziano i problemi per il socio fondatore; nel marzo 2016 i carabinieri della stazione di Airola, coadiuvati dagli agenti doganali di Napoli e Benevento irrompono nella proprietà e dopo aver perquisito lo stabilimento pongono i sigilli all’attività e provvedono al sequestro dei magazzini, dei capannoni, dei macchinari e dell’intera merce.
Le accuse a svapoweb e le possibili cause del sequestro
La vicenda legale di svapo WEB appare fumosa e le accuse contro Arcangelo Bove ed il suo socio non sono ben specificate.
La Guardia di Finanza accusa il fondatore di non aver regolarmente pagato le accise e l’IVA sulla produzione dei liquidi della GioArk.
Come si evince dalle indagini preliminari gli inquirenti sospettano che l’effettiva produzione dei liquidi per le e-cigarette non avvenga in Slovenia, dove la società ha sede, ma siano prodotti e stoccati all’interno dello stabilimento di Benevento, questo presunto escamotage avrebbe permesso alla società di aggirare il fisco italiano, consentendogli di versare tasse molto più basse così come prevede la legislazione slovena.
A seguito della perquisizione e del sequestro, ai due soci di Svapoweb vengono formalizzate le accuse di evasione fiscale; oltre a questa infamante accusa, gli inquirenti affermano di aver trovato durate la perquisizione della merce non fatturata, un ritrovamento che aggrava le posizioni dei due che vengono accusati di frode e ricettazione.
La gravità delle accuse ed il momentaneo oscuramento del sito SVAPO web, creano scompiglio ed ansia nella nutrita comunità di fruitori dei prodotti di e-cigarette, nonostante le ferme e continue rassicurazioni dell’avvocato Fucci e del fondatore Bove, che affermavano di essere tranquilli e che si trattava di un semplice disguido tecnico e che l’innocenza di Svapoweb sarebbe stata presto dimostrata.
Svaporano le accuse e Svapoweb.it ritorna online
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto i soci di svapo web si è conclusa positivamente, grazie anche al supporto dei sostenitori del sito ed alla granitica fermezza di Arcangelo Bove nell’affermare la sua completa e totale innocenza.
Il Tribunale del Riesame di Benevento ha confermato la completa assoluzione per i soci e per l’azienda, comminando agli imputati solo delle sanzioni di carattere puramente amministrativo.
L’intera vicenda legale si è basata su un equivoco amministrativo: le fatture che accompagnavano i liquidi sono arrivate in ritardo rispetto alla consegna delle boccette, una mancanza che non dipendeva assolutamente dall’azienda e non sottintendeva un comportamento fraudolento dei soci.
La completa e piena assoluzione ha permesso al sito Svapoweb di essere di nuovo operativo per la gioia dei suoi affezionati clienti.
E’ da considerare comunque l’enorme danno all’immagine dell’azienda, che ha dovuto difendersi da accuse infamanti ed infondate, e la notevole perdita di fatturato dovuto alla momentanea sospensione dell’attività dell’e-commerce.
Per fortuna il caso del sito www.svapoweb.it si è concluso positivamente e questa nuova ma fiorente realtà imprenditoriale ha potuto rimettersi in gioco e continuare ad essere leader nella vendita e produzione di e-cigarette.