Come sta cambiando il mondo dei prestiti online? L’analisi di Marco Germanotti

Il mondo dei prestiti online cambia di anno in anno e sicuramente nel tempo sono sempre più le persone che scelgono di affidarsi ai siti di banche e finanziarie per richiederne uno.
Al fine di approfondire l’argomento, per scrivere questo articolo ho intervistato Marco Germanotti, ideatore del portale dedicato ai prestiti e cessione del quinto (prestitiperte.com) nel quale parla di tutte le tipologie di prestiti online disponibili offline e online.
Scopriamo insieme allora la sua analisi sui prestiti personali!

Qual è stato uno dei prestiti personali in crescita nel 2019?

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Secondo i dati, il prestito che ha riscosso maggiore successo tra i lavoratori dipendenti è sicuramente la cessione del quinto.
La cessione del quinto nel 2018 ha visto una crescita dell’11,5% rispetto al 2017, mentre per il 2019 la media rilevata nel primo semestre è pari a quasi il 20%, dovremmo aspettare ancora qualche mese (tra gennaio-febbraio 2020 ndr) per avere le statistiche precise sulle richieste inoltrare durante tutto il corso dell’anno.
In ogni caso siamo intorno alle 500 mila richieste in tutta Italia, con una cifra totale erogata pari a 7 miliardi.

Come mai sono in aumento le richieste di cessione del quinto dello stipendio?

Semplice, la maggior parte delle persone vogliono un prestito che sia facile da richiedere ma anche da ottenere. La cessione del quinto rispecchia entrambe queste esigenze.
Per richiederlo basta avere un contratto a tempo determinato come dipendente per l’amministrazione pubblica, come statale oppure per aziende private.
Tra gli altri requisiti ci sono:

  • Un’età inferiore ai 75 anni
  • L’assenza di altri prestiti che coprano più del 40% dello stipendio
  • Almeno 6 mesi o un 1 anno di assunzione (a seconda della finanziaria alla quale ci si rivolge)

Un altro vantaggio della cessione del quinto è il calcolo della rata che avviene sul netto dello stipendio, e che offre la possibilità di pagare dunque una cifra adeguata al proprio reddito.
Infine, rimane tra le forme di credito più accreditate perché la produzione di documenti per ottenerlo è davvero esigua, basta: un documento d’identità, le ultime due buste paga, e l’ultima dichiarazione dei redditi.

Anche i tempi d’erogazione sono abbastanza rapidi, con le giuste credenziali si può ottenere la somma richiesta anche in 24/48 ore.

E per quanto riguarda i prestiti personali? Qual è la situazione nel 2019?

Il prestito personale online negli anni è diventato uno strumento sempre più adottato sia dalle famiglie sia dai giovani con un reddito costante.
I prestiti personali non finalizzati permettono di ottenere liquidità, sino anche a più di 60 mila euro, in modo abbastanza semplice.
Infatti, oggi basta compilare un modulo online, inserire i propri dati personali e lavorativi e in 24 ore una banca che opera anche per via telematica o una finanziaria sono in grado di fornirti una risposta.
Nonostante ciò, nel 2019, secondo l’indagine del credito condotta da Bankitalia possiamo vedere come:

Durante i primi 6 mesi del 2019 la richiesta dei prestiti a consumo da parte delle famiglie italiane ha visto un andamento statico, rispetto al 2018, con un incremento pari allo 0%. Mentre i dati mostrano come negli ultimi mesi (fino a ottobre 2019 dati aggiornati) ci sia stata addirittura una contrazione pari al -0,05%.

Il prestito personale, nonostante questa piccola contrazione rimane comunque uno strumento utile, specie perché non sono finalizzati all’acquisto, quindi possono essere richiesti anche per liquidità, per il consolidamento debiti, oppure per affrontare qualsiasi spesa personale.
Inoltre, per effettuare la richiesta dei prestiti personali bastano pochi dati, quali:

  • Documento d’identità
  • Codice Fiscale
  • Dichiarazione dei redditi
  • Dimostrazione di un reddito mensile da dipendente, lavoratore autonomo o libero professionista

Poi naturalmente, se si chiede un prestito online tradizionale è necessario rispettare alcuni requisiti come:

  • non avere segnalazioni come cattivi pagatori o protesti
  • non si deve essere sovra-indebitati
  • avere la residenza in Italia
  • un reddito dimostrabile

E per chi non ha un reddito fisso? Come funzionano i prestiti senza busta?

I prestiti senza busta paga sono un argomento al quanto spinoso! Perché non è semplice ottenerne uno. In quanto le banche hanno bisogno di una garanzia per concedere un finanziamento.
Nonostante ciò ci sono alcune soluzioni per ottenere un prestito anche senza busta paga. Tra le più gettonate ci sono:

  • Tramite fideiussione bancaria, con un garante con busta paga mensile e contratto a tempo indeterminato e con una buona posizione creditizia
  • Iscrivendo un’ipoteca sui beni, tra quelli accettati troviamo: titoli di stato, libretti personali, immobili, terreni edificabili

Questi sono i metodi migliori per dare alla banca la sicurezza che rientrerà, anche in caso di ritardi e mancati pagamenti, della somma erogata al debitore.
Ma chi può richiedere questa tipologia di prestito? Coloro che cercano un finanziamento senza busta paga di solito sono: le casalinghe, i disoccupati, i lavoratori atipici e per gli studenti (anche se quest’ultimi hanno alcune possibilità in più, tipo il prestito d’onore)

Prestiti per gli studenti? Quali possibilità ci sono?

Oggi sono in aumento gli studenti che vogliono ottenere un prestito, il motivo è sicuramente legato a coprire le spese ingenti dell’università, dei corsi di specializzazione e dei master.
Secondo le stime effettuate da Facile.it e Prestiti.it, nei primi 6 mesi del 2019 sono stati erogati agli studenti circa 71 milioni d’euro in prestiti.
L’analisi che ha visto un campione di ben 122 mila domande di prestito sino a giugno del 2019, su Facile.it e Prestiti.it ha visto un aumento dell’importo medio richiesto, e anche una percentuale di richiedenti che hanno al di sotto dei 25 anni.
Le banche che offrono prestiti agli studenti sono diverse, tra queste troviamo: Intesa San Paolo, BNL, Agos Ducato ecc…
Questi prestiti senza garanzie possono essere richiesti dagli studenti per merito, ossia che hanno una buona media di voti, oppure che si sono diplomati con il massimo dei risultati, o hanno conseguito una laurea con 110 e lode e desiderano seguire un master in Italia o all’estero.
Dopo di che, la banca, richiederà la restituzione solo dopo che lo studente ha trovato un lavoro, e diventerà economicamente indipendente.

Prestiti per i protestati e cattivi pagatori nel 2019? Quali sono le possibilità per questi soggetti?

Infine, un’altra categoria svantaggiata nella richiesta di un prestito personale sono i cattivi pagatori e i protestati.
Con questa denominazione le banche intendono quei soggetti segnalati al Crif o alla Centrale d’Allarme Interbancaria, in quanto insolventi, perché non hanno pagato una rata oppure in quanto hanno avuto difficoltà nella restituzione del prestito.
Questi soggetti spesso pensano di non avere più possibilità di richiedere un prestito, in realtà ci sono delle forme di finanziamento dedicate anche a loro.
Tra queste troviamo:

  • La cessione del quinto dello stipendio, o della pensione
  • Il prestito personale con garante

Come abbiamo visto, la cessione del quinto dello stipendio, o della pensione, mette a garanzia il proprio reddito mensile, e l’addebito avviene direttamente sul cedolino che si percepisce dall’azienda pubblica o privata oppure dall’Inps o altro ente pensionistico.
Per questo motivo anche se protestati oppure segnalati come cattivi pagatori, non si hanno problemi a fornire le giuste garanzie alla banca o finanziaria.
La seconda possibilità invece è quella fornita anche a coloro che non hanno uno stipendio, ossia il prestito personale con garante.
In questo caso, un genitore, un amico o un compagno, con uno stipendio mensile da lavoratore dipendente privato o pubblico, mette a garanzia il suo reddito, in questo modo la banca sa che se il debitore non paga le rate, ci sarà il garante a intervenire a ripianare il prestito concesso.

Una considerazione finale, sui prestiti online e non nel 2019?

In definitiva, possiamo dire che nel 2019 le forme accessibili di prestito personale e finanziamenti sono diverse e danno la possibilità a diversi soggetti di ottenere una somma da ripagare in rate mensili.
Per quanto riguarda il prestito personale c’è stata una piccola flessione nelle richieste rispetto al 2018, mentre è cresciuta la cessione del quinto, che ha visto un’impennata nel numero dei richiedenti, per i tempi ridotti d’erogazione e per la facilità dell’impostazione della pratica.
In ogni caso, oggi richiedere un finanziamento è diventato sempre più semplice, sia per gli strumenti messi a disposizione online dalle varie banche e finanziarie, sia grazie alla velocità per l’approvazione della richiesta e l’erogazione del denaro, che oggi con le giuste credenziali può avvenire in meno di 24 ore.


Trading online nel 2019, conviene ancora investire? Ecco la nostra opinione

Stabilire se investire nel trading sia ancora conveniente nel corso del 2019 e a seguire nel 2020 è possibile solo sentendo le persone che operano ogni giorno in borsa e sono quindi nelle condizioni di poter fornire la loro esperienza. Analizziamo un po’ i possibili scenari.

Perché fare trading online

Precisiamo innanzitutto che il trading online è al giorno d’oggi ancora un’attività interessante e relativamente redditizia, a condizione però che si sappiano scegliere con criterio gli asset sui quali si andranno ad effettuare le varie operazioni di investimento e disinvestimento. Uno dei settori di trading che attira ancora gli esperti di borsa è il mercato azionario americano che dispone di diverse aziende che continuano ad inanellare delle buone performance e sono in continua crescita. Chi lavora quotidianamente in borsa può però ottenere anche degli ottimi spunti dal mercato azionario italiano con alcuni brand come Campari e Finmeccanica che sembrano non risentire degli effetti della crisi.

Conviene ancora investire in borsa? Parola agli esperti

Bisogna innanzitutto dire che, a differenza di qualche anno fa, oggi il settore del trading online è aperto praticamente a tutti con la possibilit di acquistare e vendere strumenti finanziari comodamente seduti a casa.
Oggi una delle migliori alternative è rappresenta secondo molti analisti dai CFD che permettono, grazie alla speculazione, di conseguire degli ottimi guadagni investendo delle cifre relativamente piccole. Grazie alla leva finanziaria infatti i guadagni possono lievitare in maniera sensibile; ovviamente il rovescio della medaglia è che se si sbaglia l’investimento si può incorrere in perdite davvero forti.
In ogni caso, i moderni conti sono caratterizzati dal fatto di fornire anche la possibilità di utilizzare una versione demo che permette di fare delle esercitazioni sui vari comparti di investimento. Inoltre in rete sono disponibili delle guide su come investire in borsa online e poter acquisire delle competenze che permettano di effettuare degli interventi mirati in modo da conseguire un reddito aggiuntivo a tutti gli effetti.


Keyqo.com il portale che ti permette di vendere i tuoi prodotti online

Keyqo.com il portale che ti permette di vendere i tuoi prodotti online

Se volete fare del vostro hobby un vero e proprio lavoro Keyqo.com è il sito e-commerce ideale per voi. Per che crea dei prodotti home made e originali questa piattaforma digitale offre la possibilità di venderli con un’asta. Si può vendere qualsiasi prodotto creativo e di ingegno, materiali o servizi in diversi settori. Infatti Keyqo è diventato il primo e-marketplace che riesce a valorizzare i prodotti originali e unici dando a tutti l’opportunità di mettere in vendita i propri prodotti oppure acquistarne da altri venditori. Questo sito è un’opportunità per mettere in mostra il proprio lavoro e prodotti ad un ampio pubblico e iniziare a guadagnare con le proprie passioni.


Lavoro di squadra: perché è essenziale?

Nelle aziende moderne, molto più che nei decenni passati, è diventato sempre più importante il concetto di Team Working o, semplicemente, Lavoro di Squadra.

E questo perché il mercato professionale attuale richiede un nuovo tipo di competenze e di competitività che nascono non solo dall’intelligenza e dagli sforzi di un singolo dipendente, ma anche e soprattutto dalla combinazione di diverse singole competenze che unite, confrontandosi e fondendosi, sono proiettate a raggiungere un unico obbiettivo di successo.

Ognuno di noi può dare il massimo nel suo ambito lavorativo ed essere orgoglioso dei risultati che è in grado di ottenere, ma solo in gruppo – sia con i propri colleghi che con i propri superiori – è possibile esprimere il massimo delle proprie potenzialità perché solo confrontandoci con le professionalità altrui viene stimolata la nostra competitività e il nostro talento.

Inoltre, l’unione delle singole capacità lavorative votate ad un unico obbiettivo aumenta l’autostima personale e favorisce un continuo rinnovamento di idee e competenze.

Lavoro di squadra, si badi bene, non vuol dire unirsi agli altri colleghi in un’unica stanza e portare a compimento ognuno il proprio singolo lavoro: lavorare in team working vuol dire anche cambiare la propria forma mentis e il relativo metodo lavorativo per adattarli ad un progetto comune che nasce dal contributo e dal confronto costante con gli altri.

Solo così la competitività di una determinata azienda sarà sempre ai massimi livelli e di primo piano all’interno di un mercato sempre più variabile e in evoluzione che detta regole nuove in tempi molto brevi.

Non c’è da sorprendersi, allora, se oggigiorno sono sempre più numerosi i dirigenti d’azienda che, nel momento in cui devono assumere determinate figure professionali, pretendono come caratteristica indispensabile un’ottima capacità di lavorare in gruppo perché le qualità del singolo dipendente – anche se eccellenti – non potranno mai essere equiparate a quelle prodotte da un gruppo di persone che lavorano in squadra e ottengono ottimi risultati.

Quello su cui puntano i più affermati dirigenti d’azienda quando lodano il team working è la formazione non solo di un gruppo di menti eccelse, ma soprattutto ciò che scaturisce dal loro incontro: energie positive, idee innovative, proposte originali, soluzioni lungimiranti e progetti competitivi.

E’ innegabile che tutto ciò può solo favorire lo sviluppo aziendale e la sua necessità di mantenersi al passo con i tempi e con la continua concorrenza dettata da aziende rivali o semplicemente dal cambiamento dei mercati e delle esigenze dei clienti.

Per questi motivi il lavoro di squadra viene sempre più incentivato, anche attraverso attività specifiche promosse e finanziate dall’azienda stessa che può solo ricevere benefici da un gruppo di dipendenti affiatati e uniti.

Vengono organizzati, per questo scopo, vere e proprie esperienze di gruppo – come, ad esempio, scalate in montagna o semplici partite a squadre – volte a far conoscere meglio le singole individualità per cementarne il senso di unione, di appartenenza e di solidarietà.


Formazione aziendale: quali corsi sono necessari al tuo team?

Oggi parliamo dei corsi che sono necessari al proprio personale aziendale per poter creare un team che possa essere definito come ottimale e in grado di fronteggiare le diverse situazioni abbastanza negative.

I corsi di formazione aziendale, all’interno della propria impresa, rappresentano l’elemento chiave che deve essere necessariamente essere presente, ovvero per avere un team che possa essere definito come competente, è importante che lo stesso abbia in proprio possesso una serie di nozioni grazie alle quali la situazione può essere facilmente tenuta sotto controllo.

Il primo corso di formazione aziendale che il team deve affrontare è quello relativo alla sicurezza.

Questo percorso formativo è fondamentale in quanto, grazie al medesimo, è possibile prevenire una serie di situazioni che possono essere tutt’altro che ottimali.

Conoscere quelle che sono le potenziali problematiche che si possono improvvisamente palesare all’interno dell’impresa, così come conoscere esattamente tutte le diverse tipologie di misure che devono essere adottate per scongiurare un pericolo sono tutte nozioni fondamentali che, se apprese correttamente, riescono a prevenire una serie di situazioni potenzialmente negative.

Altro corso di formazione è quello che riguarda la sicurezza sugli incendi, ovvero quella che permette ai dipendenti di avere la concreta occasione di affrontare nel migliore dei modi questo genere di problema.

Sapere esattamente come comportarsi in caso di incendio, utilizzare gli strumenti di prevenzione così come avere sempre sotto controllo la situazione e uscire dalla porta di sicurezza rappresentano un insieme di concetti fondamentali che devono essere necessariamente essere conosciuti da parte di chi opera in una determinata impresa.

In questo modo è possibile avere il massimo livello di sicurezza in maniera tale che si possano evitare problemi e soprattutto che i dipendenti possano andare incontro a situazioni di potenziale pericolo che ha delle ripercussioni negative abbastanza pesanti.

Altro argomento fondamentale relativo ai corsi di sicurezza è quello delle normative sull’igiene, le quali devono essere sempre presenti all’interno della ditta specialmente se si parla di settore alimentare o similari.

La prevenzione di conseguenze negative per il cibo e altre problematiche similari devono essere conosciute e affrontate nel migliore dei modi da parte del proprio staff, in maniera tale che le eventuali situazioni che danneggiano l’impresa possano essere evitate.

Da aggiungere anche un ulteriore tipologia di corso, ovvero quella relativa alle diverse professioni singolo e ruoli che vengono assunti dai vari dipendenti: in questo modo gli stessi potranno dimostrarsi come maggiormente professionali e in grado di far fronte a tutte le potenziali situazioni negative che si palesano all’interno dell’impresa.

Tutti i diversi corsi generali possono essere affrontati presso l’azienda Saltech, che permette di partecipare a dei corsi di formazione organizzati con estrema cura e precisione, permettendo al team aziendale di essere adeguatamente formato.


Lavanderia a gettoni in comodato d’uso

Ai nostri tempi, nel mondo moderno, si ha sempre meno tempo per le faccende domestiche.

Una delle faccende più odiate è sicuramente fare il bucato.

Per questo motivo negli ultimi anni sono nate diverse lavanderie a gettoni sparse qua e là per le città.

Cos’è una lavanderia a gettoni?

Si tratta, in parole povere, di un luogo dove un cliente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, porta i propri indumenti e tramite dei gettoni può fare il bucato in maniera rapida e a un costo ragionevole.

Come avviare una lavanderia a gettoni?

Esistono diversi modi per avviare la propria lavanderia, sicuramente il metodo più interessante è quello di aprire una lavanderia a gettoni in comodato d’uso.

In questo modo si ha il massimo risultato con il minimo investimento, infatti esistono tante aziende che dispongono di tutto il materiale necessario a avviare questo tipo di risultato.

In questo modo, con un investimento minimo si potrebbe avere una rendita costante.

Si, è vero, in questo modo si ha la sensazione di non essere i veri proprietari dell’attività ma il fattore principale da valutare è che la lavanderia a gettoni in comodato d’uso è un investimento che, se pubblicizzata a dovere, può portare a delle entrate interessanti.

Cosa è necessario per avviare questo tipo di attività?

La parte migliore di aprire un’attività in comodato d’uso è proprio il fatto che l’azienda con la quale si stringe l’accordo vi darà una mano enorme nell’avviare l’attività.

Infatti voi vi dovrete solamente preoccupare di individuare il locale commerciale più adeguato all’attività. Il resto verrà organizzato dal vostro nuovo socio in affari.

Quali sono i guadagni reali?

Le possibilità di guadagno aprendo una lavanderia a gettoni in comodato d’uso possono essere diverse: solitamente l’azienda che vi fornirà le attrezzature richiederà, come compenso, una percentuale sui vostri guadagni pertanto sarete abbastanza liberi di poter organizzare la vostra attività nel modo che reputate più opportuno.

Uno dei migliori vantaggi in questo tipo di attività è che non si è obbligati ad avere una presenza fissa presso il luogo presso il quale si svolge l’attività infatti: la lavanderia a gettoni funziona in maniera autonoma, la parola d’ordine del nuovo millennio è self service, pertanto i vostri clienti non avranno bisogno della vostra assistenza salvo problematiche importanti quali un malfunzionamento di uno dei macchinari.

Un altro vantaggio del comodato d’uso è quello dell’assistenza sui macchinari infatti l’azienda che vi fornirà le attrezzature sarà anche responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria.

Chi può aprire una lavanderia a gettoni in comodato d’uso?

Solitamente questo tipo di attività è rivolta a chi vuole avviare un proprio business senza avere l’obbligo di un investimento iniziale troppo elevato.

Con una lavanderia a gettoni si ha la possibilità di svolgere un secondo lavoro e recarsi presso l’attività solamente per la normale manutenzione.

In ogni caso se sei interessato a creare una tua attività fresca e funzionale ti invito a valutare l’apertura di una lavanderia a gettoni in comodato d’uso.


Gli step per aprire una lavanderia a gettoni

Le lavanderie a gettoni sono sempre più in voga non soltanto nelle grandi città ma anche nei paesi di piccole e medie dimensioni.

Il notevole sviluppo di questa particolarità attività è dovuto a diversi fattori.

Primo fra tutti il costo molto più contenuto della lavanderia classica: una lavanderia a gettoni permette lavaggi, anche particolarmente impegnativi, ad un costo molto basso.

Inoltre è da segnalare il sempre maggiore flusso di giovani studenti nelle città universitarie: questa è una delle categorie che più usufruiscono delle lavanderie a gettoni.

Anche il notevole sviluppo nel campo tecnologico ha inciso molto sulla diffusione dei punti di lavaggio a getto: oggigiorno disponibili in commercio dispositivi sempre più potenti ed efficienti a fronte di un costo sempre più basso a causa delle continue novità di cui il mercato si arricchisce.

Pertanto la lavanderia a gettoni costituisce un business molto prolifico che, se curato a dovere, può rendere notevolmente a fronte di un dispendio di energie molto contenuto da parte del gestore.

Vediamo quindi quali sono gli step per aprire la propria lavanderia a gettoni.

Il locale

Innanzitutto è necessario individuare la zona della città ideale per l’installazione della lavanderia.

Per capire quale sia il quartiere migliore devono essere tenuti in considerazione molti fattori, ne sono alcuni esempi l’età della popolazione che vi abita, la qualità della vita all’interno del quartiere, l’eventuale presenza di servizi simili.

Anche la presenza di uffici è molto importante: le persone coinvolte in carriere importanti frequentano assiduamente il proprio ufficio e questo significa che tenderanno ad utilizzare maggiormente i servizi offerti nelle vicinanze del proprio posto di lavoro piuttosto che quelli nella zone della propria abitazione.

Prestate molta attenzione ai costi: ovviamente il tutto dipende fortemente dalla metratura ma è importante trovare un buon compromesso tra la qualità ed il prezzo. 

Generalmente una metratura compresa tra i 30 e i 50 mq è più che sufficiente per aprire un’ottima lavanderia a gettoni.

I macchinari

Altro punto fondamentale è l’acquisto dei macchinari. Per cominciare, un’ottima opzione è quella di affidarsi a del buon usato.

Per reperire macchinari usati ma allo stesso tempo efficienti è possibile frequentare negozi specializzati nel settore oppure partecipare ad aste online o fisiche.

L’acquisto in negozio è più raccomandato in quanto solitamente si ha la possibilità di stipulare una garanzia del prodotto così da avere modo di essere assistiti in caso di guasti o malfunzionamenti.

Prima di procedere all’acquisto ricordate di fare una lista completa dei macchinari necessari, sia quelli principali che quelli minori: più servizi mettere a disposizione dei clienti maggiore sarà il loro afflusso.

Gli arredi

Gli arredi sono spesso trascurati all’apertura di una lavanderia a gettoni tuttavia rappresentano uno degli aspetti di principale importanza in questo ambito. 

Dovete tenere sempre bene a mente che è un luogo in cui i clienti devono agire con rapidità efficienza e soprattutto con tutta la comodità possibile perciò è importante che essi abbiano a disposizione arredi sui quali poter contare durante il carico e lo scarico dei macchinari.

Adempienze burocratiche e pubblicità

Dall’inizio alla fine affidatevi ad uno specialista del settore burocratico e finanziario, ad esempio un commercialista di fiducia: potrà seguirvi passo passo nell’adempienza di tutti i doveri da burocratici e formali da svolgere durante i primi mesi di attività.

Infine ricordate di pubblicizzare il vostro servizio. Le possibili modalità sono molte: volantini, social, internet e passaggi tv nel canale locale.


Novità nel mondo del trading online

 Il trading online è diventato un vero e proprio strumento finanziario utilizzabile da chiunque abbia un dispositivo con una connessione Internet.

Attualmente però le cose stanno iniziando a cambiare soprattutto per quanto concerne le piattaforme sulle quali è possibile svolgere training.

Tali piattaforme stanno iniziando ad utilizzare delle strategie tali da permettere anche ai neofiti di investire online e di porre in essere proficuamente l’attività di screening.

Grazie alle cosiddette leve finanziarie oggi tutti possono collegarsi ad una piattaforma e investire un capitale anche molto esiguo poiché questi sono strumenti in grado di generare introiti più elevati rispetto alla normalità.

Ovviamente è consigliabile sempre optare per una piattaforma stabile e sicura e quindi regolarmente controllata.

Tipi di trading

Esistono sostanzialmente tre tipi di trading online. Per quanto concerne le opzioni binarie, il soggetto deve cercare di prevedere in grosso modo l’andamento dell’asset di un indice o di un titolo di azioni.

Forex trading: qui il soggetto invece deve cercare di prevedere il crescere o il decrescere del prezzo di una coppia di valute ad esempio euro-franchi.

Per quanto concerne invece i contratti per differenza ovvero CFD il soggetto deve investire sempre su quelle che possiamo definire oscillazioni di prezzo e non già su specifici asset.

Esso ha una struttura bilaterale tipica di un negozio giuridico a contenuto patrimoniale ovvero il contratto. Tale contratto vede come protagonisti due soggetti e l’acquirente, che paga un tasso di interesse, riceve il rendimento di un’attività, il venditore che invece incassa gli interessi, si impegna a pagare ciò che deriva dall’asset. 

Quindi è possibile affermare che nell’ipotesi in cui dovesse esservi una oscillazione del prezzo del CFD, ad esempio aumentando, il venditore sta perdendo.

 

Motivi per utilizzare la tecnica del CDF:

Attualmente l’utilizzo di tale strumento sta aumentando esponenzialmente nel settore del trading online, questo perché sono delle vere proprie opportunità di business anche per coloro che non hanno specifiche competenze economiche.

I motivi di questo utilizzo di massa dei CDF sta nel fatto che il contratto è molto efficace in quanto dalla possibilità di scambiare la differenza di valore di un titolo che è maturata in un preciso momento e la chiusura del contratto.

Dopodiché il broker pagherà al cliente una determinata somma che è espressione della differenza tra il prezzo del sottostante alla sua apertura e il prezzo dello stesso alla sua chiusura.

Inoltre  tale strumento permette di sfruttare appieno la leva finanziaria, strumento che permette di moltiplicare i guadagni ovviamente se utilizzato bene.

I CDF permettono di sfruttare al massimo le leve finanziarie e questo può garantire un maggior margine di guadagno però dall’altro lato il margine di perdita potrebbe essere alto qualora tali strumenti non dovessero essere utilizzati nel modo giusto.

Ovviamente sulle piattaforme esistono anche degli strumenti idonei ad evitare una perdita totale del capitale come ad esempio “stop Loss, Take profit” ecc. veri e propri trucchi del mestiere che evitano di perdere tutto ciò che si è investito. In  un mondo sempre più  “smart” è inevitabile che Il trading online sia alla portata di tutti.


Assegno per il Nucleo Familiare: come richiedere l’ANF e a chi spetta

In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo, essere informati su tutte le possibilità di integrare il proprio reddito sfruttando gli strumenti che lo Stato ci mette a disposizione laddove il nostro nucleo familiare rientrasse nei limiti prefissati, è di fondamentale importanza per poter condurre una vita dignitosa. Questo è il caso degli assegni familiari.

Un sussidio statale che puàò essere utile ma anche indispensabile per tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà e che hanno diversi figli a carico, ma anche può anche essere un valido supporto anche nei casi di famiglie numerose nonostante producano reddito.

Attraverso questo post proveremo a fare un po’ di chiarezza su come richiedere gli assegni familiari e a fornirti gli strumenti basilari per poter capire come e quando usufruirne e come comportarti perché, si sa, quando si parla di burocrazia fare confusione a volte è inevitabile.

Assegni familiari: a quale tipologia di lavoratori spettano

Innanzitutto specifichiamo che l’assegno familiare può spettare a lavoratori dipendenti, in mobilità, in cassa integrazione, in malattia, maternità, ai disoccupati indennizzati e ai pensionati ex lavoratori dipendenti, ma anche a coloro che vivono una situazione di lavoro con contratto a termine.

Per poter fare richiesta è fondamentale che il nucleo familiare non superi la fascia di reddito prevista e rientri nelle caratteristiche richieste. L’anno per cui viene calcolato il diritto all’assegno familiare è quello precedente a quello in corso è prevede la considerazione della somma dei redditi assoggettati all’IRPEF dal 1° luglio al 30 giugno.

L’importo dell’Assegno per il Nucleo Familiare viene calcolato in base alla tipologia di nucleo familiare, al numero dei componenti e al reddito complessivo generato dal nucleo familiare stesso.

Assegni familiari: composizione del nucleo familiare

Chi rientra nel nucleo familiare?

Ovviamente il coniuge, i figli minorenni, i maggiorenni inabili, fratelli, sorelle e nipoti inabili. Nel caso di famiglie composte da almeno quattro figli si può avere diritto all’assegno non solo per i figli minorenni, ma anche per quelli entro i 21 anni di età solo se studenti o apprendisti.

Come fare domanda per richidere gli assegni familiari

A decorrere dal 1° aprile 2019, il lavoratore dovrà fare domanda per l’Assegno per il Nucleo Familiare direttamente all’INPS esclusivamente secondo le modalità telematiche. La domanda può essere fatta tramite servizio online o avvalendosi dei servizi online offerti dai patronati. Approvata la richiesta, sarà proprio il datore a corrispondere l’assegno familiare integrandolo allo stipendio mensile, cifra che poi verrà rimborsata allo stesso datore di lavoro dall’INPS.

Nel caso di pensionati, colf, dipendenti agricoli dipendenti o disoccupati, l’assegno verrà erogato direttamente dall’INPS.

Esistono però alcuni casi specifici in cui l’assegno verrà comunque corrisposto dall’INPS, come nel caso di figli di divorziati, nipoti inabili che non possono essere mantenuti dai genitori, figli dell’altro coniuge nati da precedenti matrimoni.

Per ogni altra informazione relativa agli assegni familiari sarà utile rivolgersi al proprio sindacato di riferimento o agli enti preposti che saranno in grado di fornire informazioni dettagliate per ogni singolo caso familiare e/o cambiamento di normativa.


Noleggio auto: ecco alcuni suggerimenti per non incorrere in spiacevoli sorprese

Quando si decide di voler fare una vacanza e di non avere l’incombenza di pensare al proprio veicolo, una delle opzioni migliori è puntare sul noleggiare un’auto.

Non a caso il settore del noleggio negli ultimi anni a questa parte è migliorato di gran lunga, soprattutto il nolo a breve termine.

Secondo una recente ricerca pare che nel 2018 abbia sviluppato un giro di affari superiore al miliardo di euro, tant’è che nel giro di poco tempo sono sorte tantissime compagnie di noleggio.

Scegliere quella che fa al proprio caso non è facile perché bisogna considerare la serietà, la professionalità e soprattutto la trasparenza.

Per non incorrere in spiacevoli sorprese ecco qualche consiglio che potrà aiutare chiunque.

Alcuni consigli e suggerimenti utili

1. L’auto giusta

Quando si decide di voler pianificare una vacanza, è doveroso porre attenzione non solo alla meta turistica, ma anche all’albergo e soprattutto l’altro aspetto da considerare è il tragitto da fare.

Per questa ragione è di vitale importanza che l’esperienza avvenga nel massimo del comfort.

Per scegliere una macchina che valga è importante tenere conto del numero delle persone, delle valigie, dei chilometri da percorrere.

Ad esempio, se l’intento è quello di viaggiare con bambini e ci sono molte valigie da trasportare, allora occorre prendere una vettura spaziosa.

Ad esempio si potrebbe optare per un noleggio auto 7 posti varese che può rappresentare una buona soluzione per godere di ogni comfort che si rispetti.

2. Niente sorprese

Il modello scelto dovrà essere garantito e per essere certi e sicuri che la macchina scelta sia proprio quella corretta, bisogna verificare sul contratto la dicitura “modello garantito”.

Perchè diciamo questo?

Talvolta accade che l’auto fornita non sia quella prenotata online e purtroppo in questi casi c’è ben poco da fare soprattutto se il contratto è stato firmato, ma per ovviare a tale problematica, quando viene stipulato è doveroso leggerlo in ogni singola parte.

3. La sostituzione del veicolo in caso di furto e incendio

Prevenire è molto meglio che curare.

Se durante il viaggio la macchina viene rubata o subisce un danno, questa dovrà essere sostituita.

Naturalmente per poter godere di questo beneficio, bisogna assicurarsi che all’interno del contratto si prevista tale sostituzione.

4. Attenzione ai costi nascosti

Se si prenota direttamente online e ci si rivolge ad una società low cost, bisogna porre attenzione ad ulteriori costi aggiuntivi.

Fare estrema attenzione a date e orari indicati per il ritiro e successivamente per la riconsegna del veicolo, a volte una modifica successiva potrebbe costare molto cara, soprattutto se il periodo di riferimento è in alta stagione.

5. Il check finale dell’auto

Prima di ritirare la macchina, accertarsi insieme all’operatore del noleggio che non ci siano graffi o altri danni accidentali perché a noleggio concluso verranno addebitati direttamente sulla carta di credito.

Tra i diritti del cliente rientra anche il test drive.