Mutuo per la prima casa e preventivo del notaio

Mutuo per la prima casa: spese accessorie e preventivo del notaio. Ecco cosa tenere in considerazione quando si apre un mutuo

Poter comprare un’abitazione senza ricorrere a un mutuo è un sogno che pochi possono permettersi di realizzare: per tutti gli altri, l’iter di acquisto della casa – e soprattutto della prima casa – passa per la ricerca dell’istituto di credito che può erogare la somma necessaria all’acquisto e dal preventivo del notaio (perché, è bene ricordarlo, l’apertura di un mutuo richiede anche la stesura di un apposito atto notarile).

Ma quali sono le spese cui andremo incontro chiedendo un mutuo, oltre naturalmente agli interessi che dovremo pagare alla banca e saranno inseriti nel piano di ammortamento? Innanzitutto vi sono le spese di istruttoria, ovvero tutte le verifiche che la banca esegue prima di decidere di erogare la somma richiesta, quindi le perizie tecniche, ovvero quelle verifiche eseguite a cura di un professionista incaricato dalla banca stessa che accerta il valore dell’immobile e l’assenza di abusi edilizi o altre anomalie. A questi costi si aggiungono quelli relativi all’imposta sostitutiva e quelli assicurativi: per quest’ultima voce la legge prevede obbligatoriamente la sottoscrizione di un’assicurazione sugli incendi, ma la banca potrebbe richiedere anche quella di un’assicurazione sulla vita che, in caso il mutuo sia cointestato, potrebbe riguardare uno
o più mutuatari. Di norma, nel caso di prime case di costo relativamente contenuto, la somma di queste spese dovrebbe attestarsi sotto i 2mila euro, ma è sempre bene chiedere alla banca di elencarci in modo chiaro tutte queste voci già in fase di preventivo.

Mutuo prima casa: il ruolo e il preventivo del notaio

preventivo notaio

Un’altra spesa da mettere in agenda è quella legata al preventivo del notaio, che di norma è lo stesso cui ci rivolgiamo per la stesura dell’atto di compravendita. Al fianco di questo, il notaio provvederà infatti a redigere un altro atto, che regolamenterà appunto l’accordo preso con la banca e il piano di rientro, obbligando le parti a rispettarlo.

Anche in questo caso il costo è di norma di qualche migliaio di euro (2 o 3mila, ma molto dipende dal valore dell’immobile) ed è quindi bene chiedere l’esatto preventivo al notaio per evitare di farci trovare impreparati davanti a spese che non avevamo ben considerato.

Il preventivo del notaio per l’atto di mutuo sulla prima casa comprenderà l’onorario del notaio stesso, ma anche le imposte che il notaio stesso provvederà a versare allo Stato in nostro nome (per questo si dice che il notaio è sostituto d’imposta), in particolare per quanto riguarda l’iscrizione dell’ipoteca. Perché è bene chiedere un preventivo al notaio? Perché questi costi possono variare anche in modo abbastanza importante a seconda dell’atto, dell’ipoteca e dell’istituto di credito e affidarsi al “sentito dire” può decisamente portarci fuori strada.

Dopo le “note dolenti” riguardanti spese accessorie, preventivi notarili e tasse, anche qualche buona notizia: per chi avesse la fortuna di riuscire a mettere da parte un po’ di capitale, da febbraio 2007 in poi eventuali estinzioni anticipate o parziali dei mutui per l’acquisto di abitazioni non sono sottoposti a penali. Questo significa che si può in ogni momento versare del denaro alla banca andando a diminuire la quota capitale ancora da restituire, con conseguente ricalcolo anche degli interessi dovuti.