Quando si ha un’azienda, sembra quasi che d’ufficio, l’imprenditore, debba essere sempre dalla parte del torto, debba essere spregiudicato, sfruttatore e quant’altro. Purtroppo delle volte è vero, ma delle altre si nota un certo abuso da parte di alcuni lavoratori che, per un motivo o per l’altro, entrano in conflitto con l’azienda. Per esempio, se da una parte è vero che le donne non sono assolutamente tutelate per quanto riguarda la gravidanza e l’allattamento, dall’altra vi sono lavoratrici che fruiscono dei permessi per una gravidanza a rischio quando non lo è veramente. In qualche caso il datore di lavoro lo ha scoperto e ha licenziato la dipendente, da li è partita la vertenza. Oggi però è possibile bloccare il procedimento.
Vertenza sindacale per ingiusto licenziamento
Se vi sono questi casi appena citati, vi sono però altri casi in cui effettivamente l’imprenditore può sbagliare. Ma un conto è sbagliare e licenziare un dipendente senza che ve ne sia reale motivazione, un conto è che a causa di uno sbaglio ci si debba rimettere l’azienda lasciando poi senza lavoro anche le numerose famiglie di tutti gli altri dipendenti che vi lavorano.
Oggi si può licenziare in tronco solamente se sussiste la giusta causa, quindi tu datore di lavoro non puoi fare come ti pare e piace e anche se un dipendente non lavora al meglio delle sue capacità devi necessariamente adottare prima altri mezzi al fine di ottenere il risultato aziendale. Potrai fare dei richiami, ma fino a che il dipendente non commetterà l’errore fatale non potrai licenziarlo in tronco.
In ogni caso quello che ti conviene, al di là di tutto, è vagliare le possibili opzioni con un legale. Diversamente il tuo dipendente potrà farti vertenza sindacale per ingiusto licenziamento, e a quel punto possono iniziare le difficoltà. I costi di questo iter non sono bassi, soprattutto se per caso dovessi perdere. A quel punto ti occorrerà avere dei fondi per poter far fronte al risarcimento che ti verrà richiesto.
Come evitare il processo della vertenza
Se si arriva quindi a questo passaggio, non tutto è ancora perduto, si può sempre provare a bloccare il processo di vertenza sindacale. Anche in questo caso ti consigliamo di rivolgerti a uno studio legale che si occupi di questi particolari procedure, come questo https://studiolegalereale.com/.
Ma vediamo cosa si può fare in concreto per evitare di finire stritolati dalla morsa di una vertenza sindacale. La prima cosa che si deve provare, la prima scelta, dovrebbe essere quella della conciliazione. Certo, questo significa che si ammette una colpa, che si deve comunque dare un risarcimento, tuttavia è sempre meglio che dover dare poi molto di più se si fosse condannati al pagare un risarcimento in seguito a una vertenza.
Si può dunque, in base alla nuova legge che fa parte del Jobs Act, offrire al dipendente che fa vertenza, una somma a “saldo e stralcio”, ovvero un risarcimento che, qualora accettato, chiude la pratica e il dipendente non ha più alcun diritto di di chiedere ulteriori indennizzi. L’importo può essere da 1 a 18 mensilità della retribuzione per ogni anno di servizio. In questo modo è possibile ridurre drasticamente il numero elle cause.
Serve però l’ausilio di un avvocato al fine di evitare che questo procedimento venga strumentalizzato.